BIOTECNOLOGIE: PIU' FATTI MENO IDEOLOGIE. A GENOVA GIORNALISTI E SCIENZIATI A CONFRONTO

"Più spazio all'informazione scientifica e più serenità nel dibattito, dimenticando le ideologie e gli allarmismi": è l'appello lanciato dal presidente del Comitato nazionale per la biosicurezza e le biotecnologie, Leonardo Santi, nella conferenza "Le nuove frontiere delle scienze della vita. Scienziati e giornalisti a confronto".

Il dibattito, che si è tenuto oggi a Genova, ha fatto il punto su una delle tematiche più attuali: il modo dei media di comunicare le nuove scoperte della scienza, la necessità di rimanere equidistanti dalle diverse posizioni senza però perdere il diritto a un punto di vista critico, l'esigenza del pubblico di essere informato sempre più e sempre più approfonditamente attraverso, però, l'uso di un linguaggio comprensibile.
"Le biotecnologie rappresentano una rivoluzione che ha introdotto radicali cambiamenti nel modo di affrontare e di risolvere molti problemi, tra i quali la salute dell'uomo - ha sottolineato Santi -. E' un argomento che suscita curiosità e interesse e stimola un vivace dibattito". E' quanto accaduto, ad esempio, per la questione degli Ogm e della nuova legge sulla fecondazione assistita. Da parte degli operatori della comunicazione emerge invece la richiesta al mondo scientifico di essere più aperti all'informazione e all'utilizzo di un liguaggio divulgativo.

"Il rischio è quello dicompromettere la percezione della portata innovativa di queste tecnologie, causando nel pubblico timori per la propria sicurezza - conclude Santi -. Una corretta comunicazione deve conciliare il rigore scientifico con la chiarezza, e privilegiare il confronto, evitando false illusioni o allarmismi".