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ALL’INCANTO

Bolaffi, una bottiglia che vale un’asta: il Quarto di Brenta di Barolo Monfortino Riserva 1955

Per il grande formato di Giacomo Conterno si parte da 10.000 euro. Sotto il martello, il 26 novembre, il top dei fine wine
BOLAFFI, FINE WINE, GIACOMO CONTERNO, MONFORTINO, QUARTO DI BRENTA, vino, Italia
Il Quarto di Brenta di Barolo Monfortino Riserva 1955

Una bottiglia che non esiste più, figlia di un passato lontano, quasi da antiquariato enoico, ma che da sola vale il prezzo del biglietto, o meglio, dell’asta firmata Bolaffi, che il 26 novembre batterà in diretta online 790 lotti. È quella del Barolo Monfortino Riserva 1955 di Giacomo Conterno, in un formato desueto come il Quarto di Brenta: 13,05 litri del vino italiano più ricercato nelle aste del vino, in Italia e nel mondo, ma anche il più performante sul mercato secondario dei fine wine. Base d’asta: 10.000 euro.
Tutto qui? Ovviamente no, al contrario. Il Monfortino non è che la punta di un iceberg in cui trovano spazio migliaia di bottiglie, dalle griffe delle Langhe come Bruno Giacosa, Gaja e Giuseppe Rinaldi, al top di Bolgheri, con tante annate di Sassicaia e Masseto, dai Supertuscan firmati Antinori, su tutti Tignanello e Solaia, ai big del Brunello di Montalcino, da Case Basse (Gianfranco Soldera) a Biondi Santi (Tenuta Il Greppo), dalla griffe del Chianti Classico Montevertine ai “padri” dell’Amarone Quintarelli e Romano Dal Forno.
Con un occhio alla Francia, con la doppia magnum di Romanée Conti Grand Cru 1990 del Domaine de la Romanée-Conti che parte da 20.000 euro, e diverse annate dei Premier Grand Cru Classé di Bordeaux.

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