La bollicine-mania, con gli spumanti italiani sempre più apprezzati nel mondo, fa festa a Vinitaly (Verona, 7-11 aprile, www.vinitaly.com) dove arriva “Sparkling Italy”, un nuovo percorso fortemente voluto e concretizzato dalla brand manager della kermesse veronese, Elena Amadini, e dedicato ai migliori spumanti del Belpaese. Armati di card con microchip e calice, giornalisti e operatori selezionati italiani e stranieri potranno approfondire la conoscenza dei territori e dei metodi di spumantizzazione del Belpaese in un percorso “assistito” da sommier e strumenti hi-tech, alla scoperta delle nostre più pregiate bollicine: dal Franciacorta al Trentodoc, dall’Asti al Prosecco, con 150 aziende cantine che rappresentano il top della produzione nazionale. Una degustazione con un tempo massimo di un’ora, riservata a tutti gli operatori esteri, ai giornalisti e agli operatori italiani preregistrati, che oltre ai vini propone i territori, per sviluppare una conoscenza delle varie tipologie di prodotto in relazione alla loro origine e al metodo adottato. Presenti tutti i consorzi di tutela delle zone vocate alla produzione, ordinate secondo un percorso che permette di evidenziare le peculiarità e le differenze tra le varie tipologie di vino: Consorzio Tutela Prosecco Doc, Consorzio Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, Consorzio per la Tutela dell’Asti Docg, Consorzio Tutela Alta Langa Metodo Classico, Consorzio Tutela Vini d’Acqui, Trentodoc, Consorzio per la Tutela del Franciacorta, per quasi 150 aziende che rappresentano il meglio della produzione nazionale. Le postazioni di degustazione, informatizzate e accessibili con la card personalizzata di ogni visitatore, permettono di scegliere su touch screen quali etichette degustare e di esprimere il proprio voto. Alla fine del percorse si riceve la stampata dei vini degustati, con l’indicazione dello stand del produttore e le votazioni espresse. I vini vengono serviti e spiegati da sommelier professionali. Al termine delle degustazioni, il visitatore può mettere subito alla prova le conoscenze acquisite nella categoria brut, con un blind tasting proposto da un sommelier.
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