I grandi territori del vino, per diventare tali, hanno bisogno di grandi annate. E quello del Brunello di Montalcino, dopo annate celebratissime come la 1997, la 2006, la 2007 e la 2010, solo per non andare più indietro nel tempo, ne ha avute diverse. Ma la 2015, che entrerà sul mercato nel 2020, sembra davvero essere una di quelle destinate a rimanere nella storia. Ne è convinto James Suckling, tra le voci più ascoltate della critica internazionale, soprattutto in Asia, e profondo conoscitore della terra del Brunello.
“La 2015 è un’annata storica per il Brunello di Montalcino, che nessuno dovrebbe perdersi. I vini mostrano una impressionante precisione, nei frutti vividi, nei tannini eleganti, nella freschezza, nell’acidità, nonostante una grande maturità e ricchezza, caratteristiche che ne fanno una delle annate più interessanti da anni”. Tanto che, spiega ancora Suckling, dei 187 Brunello di Montalcino, assaggiati in anteprima, la metà hanno ottenuto punteggi superiori ai 95 punti, e ben 11, scrive il critico sono stati giudicati perfetti, da 100/100 (tanti come non era mai successo), ovvero, secondo l’ordine di pubblicazione sul portale www.jamessuckling.com, Canalicchio di Sopra Brunello di Montalcino La Casaccia 2015, Ciacci Piccolomini d’Aragona Brunello di Montalcino Pianrosso 2015, Eredi Fuligni Brunello di Montalcino 2015, Giodo (Carlo Ferrini) Brunello di Montalcino 2015, Luce della Vite Brunello di Montalcino 2015, Renieri Brunello di Montalcino 2015, San Filippo Brunello di Montalcino Le Lucere 2015, San Polo (Allegrini) Brunello di Montalcino Vignavecchia 2015, Siro Pacenti Brunello di Montalcino Vecchie Vigne 2015, Talenti Brunello di Montalcino Piero 2015, Valdicava Brunello di Montalcino Vigna Montosoli 2015.
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