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LA STORIA

Bruno Vespa: “la nostra famiglia è impegnata integralmente nel vino, investiti diversi milioni”

La vita parallela da produttore di vino, del decano dei giornalisti italiani, nella festa per i 10 anni della sua Masseria Li Reni, a Manduria

Di personaggi famosi che ad un certo punto della loro vita si prestano al vino, spesso più per immagine che per altro, ce ne sono ormai a decine. Ma c’è anche chi lo fa per una passione che poi si trasforma in iniziativa di impresa vera e propria. Come ha fatto, per esempio, Bruno Vespa, decano del giornalismo italiano, che, da anni, con le sue trasmissioni ed i suoi libri entra nelle case di milioni di persone, e da 10 anni anche produttore di vino, con “Vespa Vignaioli”, a Manduria, con una vita e una carriera nel settore enoico ormai non secondaria e parallela, a tutti gli effetti, a quella da giornalista e scrittore. “Io e la mia famiglia siamo coinvolti integralmente in questa avventura nel mondo del vino, per noi è stato un investimento importante, parliamo di diversi milioni di euro”. Così la racconta, a WineNews, lo stesso Bruno Vespa, nella festa per i dieci anni della sua Masseria Li Reni. “Le cifre non si dicono mai - spiega, a WineNews, Bruno Vespa - ma l’investimento è stato molto importante. Oggi abbiamo 31 ettari di vigne che non sono uno scherzo, con una produzione che si aggira sulle 400.000 bottiglie (la regia enologica è di Riccardo Cotarella, ndr)”.
Numeri propri di un vero progetto di investimento aziendale, e non di un semplice “divertissement enoico”. “Abbiamo avuto belle soddisfazioni, soprattutto per la nostra cantina - racconta ancora Vespa a WineNews - che è stata giudicata da molti come innovativa e molto allegra. Perché a volte le cantine, anche quelle importanti, sono cupe, questa invece è piena di luce, sfumature, colori, schermi che fanno vedere quello che facciamo, è una cantina moderna. Abbiamo fatto una verticale di “Raccontami” (Primitivo di Manduria, ndr), che ha ricevuta la “stella” per le dieci annate di “Tre Bicchieri” del Gambero Rosso, che per una cantina giovane come la nostra è un bel traguardo, ma anche di Helena (Nero di Troia) e di Donna Augusta (Salento Bianco), sorprendenti. E abbiamo anche i nostri vini di base che incontrano sempre il favore del pubblico”. “Abbiamo celebrato un traguardo importante: in questi dieci anni la nostra cantina è diventata un piccolo punto di riferimento per il settore enogastronomico ed enoturistico - aggiunge ancora Bruno Vespa - grazie alla qualità dei nostri vini e ai sapori autentici del territorio pugliese. Ogni bottiglia che abbiamo selezionato racconta una storia, un viaggio attraverso le vigne della Puglia. Ci tengo a ringraziare tutti coloro che ci hanno accompagnato in questa avventura: lo staff della Masseria, i produttori, gli chef e, naturalmente, i nostri affezionati clienti. Senza il loro supporto, non saremmo qui a festeggiare. Guardiamo al futuro con entusiasmo, pronti a continuare a esplorare e valorizzare le meraviglie di questa terra”. Un futuro che passa da un concetto molto concreto: “quello che vogliamo fare è far conoscere ancora di più i nostri prodotti, che sono buoni, e venderli sul mercato”, spiega Bruno Vespa. Lo scopo primario e reale di ogni vera impresa del vino.

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