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VINO E CRITICA

Ca’ del Bosco, icona del Franciacorta, è “European Winery of the Year” per “Wine Enthusiast”

Ennesimo riconoscimento per l’Italia a “Wine Star Award”, e per la cantina fondata dalla famiglia Zanella, e cresciuta nel Gruppo Santa Margherita

Continuano a fioccare premi internazionali importanti per il vino italiano. E dai “Wine Star Award” by “Wine Enthusiast” arriva anche il premio come “European Winery of the Year” per Ca del Bosco, una delle griffe assolute della Franciacorta, creata dalla famiglia Zanella e guidata da Maurizio Zanella (ma da anni sotto l’egida anche del Gruppo Santa Margherita, ndr). Un riconoscimento importante, l’ennesimo, per la cantina di Erbusco, tra le prime, in Italia, ad investire non solo sulla spumantistica metodo classico di altissima qualità, ma anche nel fortunato binomio vino-arte, quando era ancora qualcosa da pionieri.
Un premio che arriva nell’anno in cui lo stesso Maurizio Zanella (in questo video alcune sue riflessioni sul territorio, insieme a quelle di altri grandi produttori, ndr) è stato premiato come “Wine Legend” dalla rivista tedesca “Der Feinschmecker”, e che testimonia la crescita dei brand eccellenti del Belpaese secondo la critica americana, visto che il riconoscimento di “Wine Enthusiast” a Ca del Bosco, in questa edizione 2023 dei “Wine Star Award”, fa filotto con quello di Pasqua Vini come “Innovator of the Year”, e di Alessio Planeta, alla guida della cantina di famiglia, in Sicilia, come “Wine Maker of The Year”.

Ennesimo riconoscimento che arriva, dunque, per Ca del Bosco, cantina pioniera del Franciacorta, dai primi anni Settanta e oggi tra le aziende leader del territorio, e che, dopo 52 vendemmie, con lo stesso entusiasmo, la passione, la ricerca, la fatica e il lavoro che hanno permesso di trasformare una casa in un bosco di castagni in una delle più moderne e avanzate cantine italiane, ha raggiunto il suo “volto” definitivo, quello finale, un tempo solo sognato e che, negli anni, ha preso forma nel progetto nato dalla volontà dei suoi soci, le famiglie Zanella e Marzotto, da sempre convinte del potenziale del territorio e dell’eccellenza delle sue bollicine. Un viaggio iniziato nel 1968, quando fu piantato il primo vigneto, e che oggi segna un traguardo storico per la griffe che, con un patrimonio viticolo di oltre 280 ettari distribuiti su 11 Comuni dei 19 della Franciacorta, ha quasi raggiunto l’obiettivo di superficie vitata in conduzione prestabilita, dagli appena 13 ettari degli anni Settanta-Ottanta del Novecento, che la rende custode di una porzione importante di territorio, condotta a viticoltura biologica certificata.

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