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BILANCI

Cantine Riunite e Civ (con il Gruppo Italiano Vini), Caviro, Antinori: i leader del vino italiano

La classifica delle cantine al vertice per fatturato 2019 firmata da Pambianco. Nel segmento premium la crescita maggiore (+5% sul 2018)
BILANCI 2019, CANTINE, PAMBIANCO, vino, Italia
La bottaia della cantina di Antinori a Bargini, nel Chianti Classico

La crisi legata alla pandemia Covid impatterà pesantemente sui bilanci delle cantine del Belpaese. Diverse stime parlano di cali dal -30% al -70%, più accentuati soprattutto per le realtà che hanno nella ristorazione italiana e mondiale il loro canale di mercato principale, se non esclusivo. Fondamentale, dunque, per reggere la crisi, poter accedere quanto prima, in maniera concreta, alle misure di sostegno messe in campo dai governi e, speriamo presto dall’Ue, ma anche aver messo un po’ di fieno in cascina nel passato. Ed a guardare i dati del 2019, secondo i dati raccolti da Pambianco, tutto sommato è stato un anno di crescita per i big del vino italiano, soprattutto per quelli che si focalizzano sul segmento premium, cresciuti nel complesso del +5% sul 2018, ma segni positivi registrano anche i bilanci delle realtà più commerciali (+2%) e specializzate negli spumanti (+1%).
A livello complessivo, leader assoluto per fatturare resta il colosso Cantine Riunite & Civ (di cui fa parte il Gruppo Italiano Vini) che ha chiuso il 2019 a 624 milioni di euro (sui 616 del 2018), davanti ad un altro gigante, Caviro, con 329 (sostanzialmente stabile, sui 330 del 2018), e ad Antinori, che con 250 milioni di euro di fatturato si conferma la realtà privata più importante del vino italiano, con una crescita di 16 milioni di euro sul 2018. Ai piedi del podio assoluto Botter, cresciuto di oltre 20 milioni di euro, da 195 a 217 milioni, davanti a Fratelli Martini, con 210 milioni di euro, ed a Zonin1821 con 206 milioni di euro.

Focus - Le realtà top del vino italiano per fatturato secondo i dati Pambianco
Cantine Riunite e Civ (con Gruppo Italiano Vini) - 624 milioni di euro
Caviro - 329 milioni di euro
Antinori - 250 milioni di euro (prima realtà privata italiana, ndr)
Botter - 217 milioni di euro
Fratelli Martini - 210 milioni di euro
Zonin1821 - 206 milioni di euro
Enoitalia - 199 milioni di euro
Cavit - 191 milioni di euro
Santa Margherita - 189 milioni di euro
Mezzacorona - 187 milioni di euro
Italian Wine Brand - 157 milioni di euro
La Marca - 141 milioni di euro
Frescobaldi - 126 milioni di euro
Lunelli-Ferrari - 107 milioni di euro
Contri - 96 milioni di euro
Villa Sandi - 96 milioni di euro
Banfi - 69 milioni di euro
Masi Agricola - 65 milioni di euro
Terra Moretti - 65 milioni di euro
Berlucchi - 43 milioni di euro
Duca di Salaparuta - 40 milioni di euro

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