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Caos Ocm Vino Promozione: il Tar dice no alla sospensiva del decreto del Ministero delle Politiche Agricole che fissa la graduatoria dei progetti finanziabili, ma chiede ulteriori documenti e fissa udienza, su merito del ricorso, per il 21 marzo 2017

Italia
Il caos Ocm Vino sui fondi della promozione

La querelle sulla graduatoria nazionale dei progetti finanziabili dall’Ocm Vino promozione continua. Come anticipato ieri sera (https://goo.gl/NERMgX), il Tar del Lazio, con l’ordinanza 06075/2016, non ha concesso la sospensiva del decreto direttoriale del Ministero dove è fissata la graduatoria dei progetti finanziabili (58677 del 26 luglio 2016). Tradotto, non ha accolto, almeno ora, la richiesta presentata nel ricorso dalla Società Cantine Sgarzi Luigi srl di annullare il decreto, previa sospensiva perchè, si legge nella sentenza, “le articolate argomentazioni sviluppate nel ricorso introduttivo si rivelano, per la loro ampiezza e complessità dei temi trattati e dei documenti atti allegati, non compatibili con la sommaria deliberazione propria della presente fase cautelare di giudizio”. Ma, nello stesso tempo, il Tar ha chiesto al Ministero delle Politiche Agricole ulteriore documentazione da presentare entro 60 giorni, e ha fissato la trattazione del merito del ricorso in udienza pubblica per il 21 marzo 2017 (periodo intorno al quale, in un mondo ideale, si dovrebbe iniziare a discutere concretamente del bando per l’annualità successiva, ndr). In sintesi, il rischio che la validità “tout court” del decreto ministeriale venga annullata, non è ancora scongiurata.

Nel frattempo, in ogni caso, è attesa per domani, giovedì 13 ottobre, la nuova graduatoria che il Ministero delle Politiche Agricole, in un sorta di regime di autotutela e in collaborazione con Agea, dovrebbe presentare (il termine ad oggi fissato per la sottoscrizione dei contratti da parte di Agea è fissato al 14 ottobre). Nuova graduatoria che, come continuano a sostenere i rumors (nessuno parla ufficialmente), potrebbe essere modificata di “poco”, con 2 o 3 posizioni stralciate, ma anche stravolta (c’è chi parla di oltre 10 situazioni ad oggi ritenute finanziabili che potrebbero saltare). Con gli eventuali fondi non assegnati che, sempre secondo le indiscrezioni, dovrebbero essere dirottati su altre misure dell’Ocm Vino.

In ogni caso, è facile prevedere che partirà, a seguito di questo, una nuova serie di ricorsi e contro-ricorsi, destinati a complicare ancora di più le cose, ed a mettere seriamente a rischio l’utilizzo degli oltre 30 milioni di euro destinati alle iniziative di Promozione nei Paesi Terzi gestite a livello nazionale (sui 100 per l’Italia, con 70 in mano alle Regioni). Promozione che, lo sottolineiamo, è sempre più fondamentale per un Paese come l’Italia in cui il settore del vino, negli ultimi anni, è cresciuto (e crescerà) sostanzialmente solo grazie alle esportazioni.

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