Capital

Vinitaly: il futuro non è rosé… Si brinderà allo scampato disastro. Si incasseranno le previsioni confortanti per il 2005. E si comincerà però a preoccuparsi seriamente per gli anni a venire. Stando ai dati che circolano, dovrebbe essere questo l’umore predominante al 30° Vinitaly di Verona. Dopo il clamoroso sorpasso da parte dei vini australiani sul mercato americano, si era temuto un bilancio negativo. Invece a un sondaggio di Wine News tra le prime 50 aziende italiane, il 70% ha risposto che prevede un fatturato 2004 in crescita grazie soprattutto alla tenuta del mercato interno. E altrettante hanno manifestato previsioni positive per il 2005, ma confidando in una risposta migliore del mercato straniero. Il Vinitaly del resto da momento di bilancio per il settore e cartina di tornasole dal 7 all’11 aprile alla Fiera di Verona sono attesi 4200 espositori da 30 Paesi e 140 mila operatori professionali. Numeri in linea con lo scorso anno. E nel futuro c’è un investimento di 152 milioni per rimettere a nuovo il quartiere della Fiera. La nuova edizione intanto punta molto sul canale della ristorazione, considerato fondamentale dalle aziende del settore. D qui l’invito a 10mila ristoratori di tutto il mondo per partecipare al concorso “Migliore carta dei vini”.