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LA TENDENZA

Carrello della spesa, nel primo semestre 2025 gli acquisti degli italiani sono cresciuti del +5,2%

Report Ismea: registrata una più costante propensione al consumo domestico. Bene i prodotti freschi, “benino” il vino (trainato dagli spumanti)
CARELLO DELLA SPESA, FAMIGLIE ITALIANE, ISMEA, PREZZI, PRODOTTI FRESCHI, SPESA ALIMENTARE, Non Solo Vino
Carrello della spesa, nel primo semestre 2025 acquisti degli italiani cresciuti del +5,2%

A trainare, oltre ai prezzi, sono stati anche i volumi e nel primo semestre 2025 gli acquisti delle famiglie italiane per il consumo alimentare domestico sono sensibilmente cresciuti sullo stesso periodo 2024 (+5,2%). Un risultato che conferma la vitalità del mercato interno e rappresenta un segnale positivo, di ritrovata fiducia dei consumatori e di una più costante propensione al consumo domestico. E che racconta anche la particolare vitalità dei prodotti freschi, che tornano al centro delle scelte degli italiani, riflettendo una crescente attenzione alla qualità, alla salubrità e alla sostenibilità dell’alimentazione quotidiana. Come spiega l’Ismea, che ha pubblicato, oggi, il suo “Report sui consumi alimentari del primo semestre” 2025, così come nel 2024 (quando l’incremento nei primi 6 mesi fu del +2%), la crescita continua a essere trainata non solo dai prezzi, ma anche dai volumi di molti dei principali prodotti nel carrello della spesa. In particolare, quelli degli ortaggi freschi (+4,9% a volume e +5,6% a valore), delle uova (+7,5% a volume e +13,2% di spesa), del pesce fresco (+3,7% e +10,2%), dei formaggi freschi (+5,3% e +8,6) e del pane (+4,9% in volume e +4,6% in valore). Di contro, ci sono prodotti, invece, penalizzati dai nuovi trend di consumo, come per esempio il vino (-2,5% in volumi, ma a fronte di un aumento della spesa del +1,9% seppure con gli spumanti a registrare la miglior performance con il +8,8% in volume e il +7,6% in valore) o il latte fresco (-3,9% a volume e -1% la spesa).
Sono le famiglie con responsabile degli acquisti un under 55 con figli che hanno registrato gli incrementi di spesa più marcati e guidano anche la ripresa generalizzata dei volumi. Per una crescita che è stata di diversa intensità a livello territoriale: più marcata al Sud (+6,9%), seguita dal Centro (+5,2%), dal Nord-Ovest (+5%) e dal Nord-Est (+3,5%). In tutti i territori viene evidenziata, comunque, un’accelerazione della dinamica positiva nel secondo trimestre dell’anno, oltre che una maggiore frequenza d’acquisto (+10% su base annua), con una percentuale più elevata nel Nord Ovest (+11,8%). Il supermercato si conferma il canale di riferimento per gli acquisti alimentari, con una quota di mercato del 41% (+6,1%), seguito dal 22% condiviso da discount (in crescita del +3,5%) e ipermercati (+3,3%).
E tornando nella corsia del reparto bevande, detto del vino, il report evidenzia una flessione in volumi anche per le birre (-1,1%), mentre aumentano quelli di acqua in bottiglia (+3,9%) e delle bevande analcoliche (+3,2%).

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