Castiglion del Bosco, una delle più grandi e storiche tenute del territorio di Montalcino, proprietà di Massimo e Chiara Ferragamo dal 2003, inizia un nuovo capitolo della sua storia con il passaggio ad un importante family office internazionale (che resta riservato, così come la cifra dell’affare, ndr). La notizia era nell’aria da qualche giorno (ma le conferme erano difficili da trovare, ndr), con tanti rumors, ed ora arriva una nota stampa ufficiale a confermarlo, che Winenews è in grado di anticipare. “La decisione di questo avvicendamento nasce con l’obiettivo di garantire lo sviluppo futuro sia della parte ospitalità che di quella agricola dell’intera proprietà, e avviene nel segno della continuità. Massimo e Chiara Ferragamo rimangono infatti coinvolti nell’azienda, e viene confermato anche il management, a partire dal Ceo Simone Pallesi”, si legge nel comunicato che Winenews è in grado di anticipare. Ennesimo passaggio di mano in questo avvio di 2022, e che in questo caso coinvolge una delle tenute più grandi e storiche del territorio, cantina che è tra i soci fondatori del Consorzio del Brunello di Montalcino, nel 1967. Proprietà di Massimo e Chiara Ferragamo dal 2003, si estende su 2.000 ettari nel cuore della Val D’Orcia, Patrimonio dell’Umanità Unesco, con 62 ettari di vigneti, un’elegante e innovativa cantina che accoglie al suo interno Millecento Wine Club. La produzione di Brunello di Montalcino Docg raggiunge un totale di 250.000 bottiglie l’anno.
Nel 2015 la gestione del resort è stata affidata a Rosewood Hotels & Resorts. Rosewood Castiglion del Bosco continuerà ad essere gestito da Rosewood e rimarrà parte della collezione globale Rosewood di hotel e resort ultra-lusso. Il resort, che ha recentemente annunciato un ampliamento con 19 suite private di nuova concezione, ora comprende 53 camere, tra cui 42 suite e 11 ville private uniche nel loro genere. Massimo e Chiara Ferragamo hanno portato ad alti livelli internazionali l’intera proprietà situata nel cuore della Val d’Orcia, Patrimonio dell’Umanità Unesco, realizzando un progetto ambizioso che poteva essere raggiunto solo con la dimensione, il territorio, la Denominazione e la protezione del territorio stesso. Al momento del loro acquisto la tenuta necessitava di un’importante attività di recupero: tutti gli edifici storici dell’antico borgo così come i casali, ad eccezione della cantina di nuova costruzione, sono stati restaurati nel pieno rispetto della tradizione locale e della loro storia, e hanno visto il coinvolgimento dei migliori artigiani del luogo e di aziende toscane.
L’opera di valorizzazione, la stretta collaborazione con il territorio, gli enti locali e Montalcino hanno reso Castiglion Del Bosco un attore importante anche nello scenario locale: oltre a creare numerosi posti di lavoro ed attrarre professionisti, la sua presenza ha generato un traffico annuo di 15 mila persone provenienti da ogni parte del mondo, molte della quali hanno scoperto per la prima volta Montalcino e la Val d’Orcia. “Dal momento in cui, folgorato dalla bellezza del posto, decisi di intraprendere questa avventura imprenditoriale, sono passati quasi 20 anni: un impegno costante in nome della massima qualità, anche come azienda vitivinicola. Oggi, con orgoglio, guardo a tutto ciò che abbiamo costruito. Castiglion del Bosco ha assorbito una notevole quantità di energie materiali e mentali ed è arrivato il momento di far crescere ulteriormente questa proprietà unica e inimitabile. Le sfide e i progetti da realizzare sono ancora molti e di grande portata. Tale consapevolezza mi ha spinto a fare quest’importante passo e vediamo con grande positività un avvicendamento nella proprietà che garantisca a Castiglion del Bosco un consolidamento e uno sviluppo futuro per poter cogliere le opportunità che si apriranno a livello globale in uno scenario sempre più competitivo”, afferma Massimo Ferragamo, in una nota stampa che WineNews è in grado di anticipare.Il family office che ha acquisito la proprietà è noto per gli importanti investimenti realizzati. Il nuovo proprietario è lieto che Massimo e Chiara Ferragamo rimangano coinvolti in Castiglion del Bosco, in vista di nuovi ambiziosi obiettivi. La tenuta comprende inoltre The Club, l’unico golf Club privato in Italia con 18 buche disegnate dal leggendario campione del British Open Tom Weiskopf su 210 ettari di morbidissime colline, e Rosewood Castiglion del Bosco, un resort 5 stelle lusso, situato nell’antico Borgo medievale, con 42 Suite, 11 Ville con piscina privata, Spa e 2 ristoranti.
“Montalcino si dimostra ancora una volta territorio capace di attrarre investimenti importanti, da ogni parte del mondo. Chi, in questi anni, ha scelto di puntare sul Brunello, lo ha fatto sempre nel pieno rispetto di un’eccellenza che ha fatto e farà grande il made in Italy. Siamo certi che Castiglion del Bosco - diventata dal 2003 ad oggi, grazie a Chiara e Massimo Ferragamo, una realtà vinicola di primissimo piano, oltre che uno dei resort più belli del mondo e luogo da sogno nel nostro territorio, dimostrando anche attaccamento ed amore verso il territorio e le sue istituzioni - continuerà ad essere un punto di riferimento per Montalcino e per il Brunello, in Italia e nel mondo”, commenta il presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci.
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