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VINO E RICONOSCIMENTI

Charlottesville (Virginia) è “Wine Region of The Year” per “Wine Entusiast”. Anche grazie all’Italia

Il contributo di Barboursville (Zonin1821), già lizza come “Winery of the Year”. Che è Black Stallion, fondata da Gaspare Indelicato

Nei premi della critica internazionale del vino, l’Italia, è sempre ben presente. Un riconoscimento al valore dei produttori, dei territori e della loro sinergia e capacità di valorizzarsi a vicenda. Che, a volte, travalica anche i confini nazionale. Come succede a Charlottesville, in Virginia, territorio considerato “la culla” della viticoltura americana, nominata “Wine Region of The Year” ai “Wine Star Award 2023” by “Wine Enthusiast” (che ha già premiato il Belpaese con Alessio Planeta come “Wine Maker of The Year”, Pasqua Vini come “Innovator of the Year”, e Ca’ del Bosco come “European Winery of the Year”, ndr).
Un successo, quello del territorio americano, arrivato grazie al lavoro di collaborazione fatto dalle tante cantine del territorio, spiega Wine Enthusiast. Tra le quali spicca “l’italiana” Barboursville, cantina storica e fondata dal terzo presidente americano, Thomas Jefferson, ma, dal 1976, di proprietà di Zonin1821, una delle realtà più importanti del vino italiano. Una cantina, Barboursville, di assoluto rilievo, tanto da essere stata in nomination, in questa edizione dei premi di “Wine Enthusiast”, come “American Winery of The Year” (titolo andato, invece, alla californiana Black Stallion Estate Winery, cantina fondata nel 1924 da un italiano, Gaspare Indelicato, emigrato dalla Sicilia, e oggi ancora del gruppo Delicato Wine Family Wines, ndr).

“Poche aree al mondo offrono -commenta Luca Paschina, winemaker di Barboursville Vineyards. - una combinazione di suolo, clima e condizioni di coltivazione così perfette per la produzione di vini di alta qualità come questa parte della Virginia che, non a caso, viene chiamata “Piemonte”.
La tenuta di Barboursville si trova sulla costa orientale degli Stati Uniti, su un vasto altopiano ondulato ai piedi delle Southwest Mountains, e ha una superficie di 425 ettari, di cui 22 vitati. Grazie a Zonin, che ha costruito da zero il primo vigneto moderno della regione, Barboursville è stata la prima area della Virginia a coltivare vitigni europei per vini di alta gamma. La tenuta, pionieristica, ha ottenuto risultati eccellenti e ha prodotto anche uno dei vini di culto d’America: Octagon. Il terreno della tenuta è una combinazione di argilla e depositi calcarei alluvionali e offre un’esposizione su un’ampia varietà di pendii. Il clima temperato dell’Atlantico centrale crea condizioni ambientali dinamiche nelle aree di coltivazione, in grado di produrre vini estremamente interessanti. I vitigni rossi coltivati a Barboursville sono Nebbiolo, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Petit Verdot, mentre i vitigni bianchi sono Chardonnay e Viognier”.

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