02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

CHE BEL NATALE IN ENOTECA! TORNANO A CRESCERE LE VENDITE, SPINTE DAI REGALI, ANCHE PER BOTTIGLIE IMPORTANTI. PAROLA DI GIOVANNI LONGO E PAOLO TRIMANI, ALLA GUIDA DI DUE DELLE ENOTECHE PIÙ IMPORTANTI D’ITALIA ...

Italia
Enotecari e produttori devo ringraziare davvero il Natale, altrimenti tante belle bottiglie rischierebbero di rimanere sugli scaffali o nelle cantine

“Enotecari e produttori devo ringraziare davvero il Natale, altrimenti tante belle bottiglie rischierebbero di rimanere sugli scaffali o nelle cantine”. Parola di Giovanni Longo, alla guida, con i fratelli Osvaldo e Paola, dell’omonima enoteca di Legnano, tra le principali protagoniste della regalistica enogastronomica italiana.

“La situazione per questo Natale è buona - spiega a WineNews - e siamo in netta ripresa sul 2009, anche per vini di un certo pregio. E anche sentendo altri colleghi, la situazione è generalizzata, almeno al Nord e al Centro Italia. E questo vale sia per i privati che per le aziende: molte che nel 2009 non avevano fatto nulla sono tornate, e altre che avevano optato per prodotti enogastronomici di minor valore sono tornate a spendere. E ci sono bei segnali anche per bottiglie di un certo pregio”. “Anche perché quando si tratta di regalare vino, la variabile del prezzo conta, ma non è l’unica, o non determinate”, gli fa eco Paolo Trimani della storica enoteca Romana. “È presto per dare delle cifre, ma segnali positivi ci sono. Ed è cambiata la tipologia del cliente: i regali sono sempre più scelti personalmente, ad hoc per chi li riceverà, non esistono più i regalo standard, per cui a 20 persone mando la stessa cosa, c’è un orientamento preciso dei gusti”.

E allora quali sono le tipologie più gettonate? “Le bollicine la fanno da padrone, Franciacorta in testa - spiega Longo - un territorio che oggi ha una marcia in più, un fenomeno che riguarda cantine sia storiche che emergenti. Ma anche i grandi rossi hanno ripreso il loro trend abituale”. “Quando si tratta di regali, i grandi classici del vino italiano sono sempre sugli scudi - rilancia Trimani - che si parli di Brunello di Montalcino, di Amarone della Valpolicella o dei grandi piemontesi. In questo periodo aumentano tutte le tipologie, diciamo che si consolidano le tendenze di tutto l’anno, il Natale diventa solo l’occasione per consumare di più i vini che si sono scoperti prima”.

Cin Cin!

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli