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CHI CONTA DI PIU’ NEL MONDO DEL VINO ITALIANO? IL CONSUMATORE. IL “GENIO” E’ LODOVICO ANTINORI, AMBASCIATORE DEL MADE IN ITALY NEL MONDO. IL PERSONAGGIO PIU’ POTENTE E’ ZONIN. SONDAGGIO DI WINENEWS TRA LE 100 AZIENDE PIU' IMPORTANTI D’ITALIA

Sondaggi & Tendenze
Lodovico Antinori

Chi conta di più nel mondo del vino fra produttori, distributori, importatori, enologi, consulenti stampa, enti fieristici e opinion leader alla testa di media e guide? Secondo un sondaggio a 100 aziende vitivinicole tra le più importanti d’Italia di www.winenews.it, sito web di riferimento per gli appassionati del buon bere, a contare di più è prima di tutti il consumatore, seguito dai distributori, dagli importatori, dai produttori, dagli enti fieristici e dagli uomini della comunicazione. E chi è il personaggio più talentuoso e creativo, quello che grazie alla sua genialità e alle sue intuizioni è stato decisivo per la piena affermazione del vino italiano nel mondo? Al primo posto troviamo Lodovico Antinori, creatore di quel piccolo “gioiello” che risponde al nome di Ornellaia e che di recente è tornato alla ribalta del mondo del vino con il progetto “Campo di Sasso”, assieme al fratello Piero. Lodovico Antinori è seguito da Angelo Gaja, che ha saputo rendere il Barbaresco un vino di fama internazionale, da Giacomo Tachis, l’enologo creatore di alcuni vini che hanno irreversibilmente cambiato il volto dell’enologia italiana, da Piero Antinori, sapiente inventore della griffe del vino italiano più famosa nel mondo, da Luigi Veronelli, il decano ed il maestro del giornalismo enogastronomico del Belpaese, da Slow Food, associazione nata in Italia e ormai diffusa in tutto il mondo che si batte per la salvaguardia della tipicità, da Marco Caprai, uno dei più giovani imprenditori vitivinicoli italiani, che ha innalzato il Sagrantino nel gotha enologico mondiale, e da Diego Planeta, che ha lanciato la Sicilia come “terra promessa” del vino a far concorrenza ad Australia e Napa Valley.
E quali sono i dieci personaggi che “governano” il mondo del vino in Italia? Al primo posto nella “mappa del potere” c’è Gianni Zonin, presidente della più grande azienda vitivinicola italiana, seguito da Carlo Petrini, presidente di Slow Food, da Daniele Cernilli, condirettore del “Gambero Rosso” e curatore della guida più consultata d’Italia, dal Vinitaly, ovvero la fiera del vino più importante del nostro Paese, da Piero Antinori, la cui azienda di famiglia figura tra le più note in Italia e nel mondo, da Riccardo Cotarella, enologo di fama internazionale, da Giuseppe Meregalli, a capo di una delle più importanti società di distribuzione del nostro Paese, da Franco Ricci, direttore di Bibenda e dell’Associazione Italiana Sommelier, da Angelo Gaja, uno dei più importanti ambasciatori del “rinascimento” enologico italiano, e da Emilio Pedron, amministratore delegato del Gruppo Italiano Vini (Giv), il più grande gruppo del vino del Paese.
I “governanti” del mondo del vino italiano sono sostanzialmente espressi da due categorie: quella dei produttori e quella dei giornalisti. L’indicazione è precisa: sono questi i personaggi che orientano da una parte le scelte politiche del mondo del vino e dall’altra le opinioni che contano. I nomi di coloro che hanno determinato il successo del vino italiano nel mondo con la loro creatività e le loro intuizioni fotografano perfettamente la storia dell’enologia italiana degli ultimi trent’anni. Su tutti svetta il nome di Lodovico Antinori, che ha il merito di aver creato dal nulla la Tenuta dell’Ornellaia, forse l’azienda italiana che ha saputo creare nell’immaginario collettivo del mondo del vino internazionale l’icona dello “chateau all’italiana”, in uno spazio di tempo brevissimo.

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