Chianti Classico Collection 2016: buone sensazioni generali dalle Riserva 2013, rivelandosi annata “chiantigiana” per stile e carattere, qualche perplessità in più dal giudizio del bicchiere sull’annata 2014 dai vini piacevoli ma poco complessi

Buone sensazioni generali dalle Riserva 2013, rivelandosi annata “chiantigiana” per stile e carattere, qualche perplessità in più, invece, dal giudizio del bicchiere sull’annata 2014, dai vini generalmente piacevoli ma poco complessi: è, in sintesi, il giudizio che esce da Chianti Classico Collection 2016, l’anteprima del rosso prodotto nelle colline fra Firenze e Siena, in uno dei terroir più belli dell’intero panorama enoico mondiale, che presto potrebbe diventare anche Patrimonio Unesco. Sui banchi d’assaggio, in Stazione Leopolda di Firenze, da oggi le annate prossime all’entrata sul mercato: i Chianti Classico 2014 e le Riserva 2013. Due annate per certi versi analoghe, almeno nel loro essere tendenzialmente fresche, ma con la 2013 decisamente più interessante, rivelandosi un millesimo molto “chiantigiano”, caratterizzato da un’estate non estremamente calda e da buoni escursioni termiche. La 2014, invece, è stata segnata da una piovosità pressoché continua che ha interessato anche i momenti decisivi della vendemmia.
I risultati nel bicchiere confermano in generale l’andamento meteorologico delle due vendemmie con le Riserva 2013 capaci di essere freschi ma anche polposi e non privi di profondità. I vini 2014, invece, sono caratterizzati da una snellezza a tratti eccessiva e da una certa diluizione che, se in qualche modo ne favorisce bevibilità e piacevolezza, certo non consente a questi vini, per esempio, di diventare Riserva. Si tratta, insomma, di prodotti d’immediata godibilità, non molto complessi e in alcuni casi di buona personalità, ma non molto di più.
Discorso diverso per le Riserva 2013. Le già buone performance dimostrate dai Chianti Classico di questo millesimo non hanno fatto altro che confermarsi nelle Riserva, anche se i campioni in assaggio di questa tipologia non erano molti. Poche anche le Gran Selezione 2013, con le versioni 2012 del super Chianti Classico, di recente arrivato ad innalzare la piramide qualitativa della denominazione, parzialmente penalizzate da un’annata non proprio adatta per costruire vini importanti.
Nella “top 10” degli assaggi di WineNews ha colpito per coerenza e solidità gustativa il Chianti Classico Villa Antinori Riserva 2013 di Marchesi Antinori, dai profumi freschi e convincenti. Ha perso un po’ del peso eccessivo dei legni di affinamento, che lo ha caratterizzato nel recente passato, il Chianti Classico Le Baroncole Riserva 2013 di San Giusto a Rentennano, dotato di bella materia e spinta acida ficcante. Carattere, personalità e grande eleganza si sommano nel sorso del Chianti Classico Il Campitello Riserva 2013 di Monteraponi, un vino destinato ad diventare un punto di riferimento. Ne vengono prodotte 350.000 esemplari di questa etichetta. SI tratta del Chianti Classico Riserva Famiglia Zingarelli 2013 un vino decisamente centrato e appagante in tutte le sue componenti. Per certi aspetti un vero e proprio paradigma per la “sottozona” di Radda in Chianti: è il Chianti Classico Riserva 2013 di Val delle Corti, secondo a pochi in fatto di personalità e legame con il territorio dove viene prodotto. Tra le Gran Selezione 2012, particolarmente riuscito il Chianti Classico Gran Selezione Il Solatìo del Castello d’Albola (Zonin). Esile ma ben bilanciato il Chianti Classico 2014 di Brancaia, piacevolmente nervoso il Chianti Classico Fonterutoli 2014 del Castello di Fonterutoli e di buona dinamica il Chianti Classico 2014 Villa Cerna (Cecchi). Il migliore 2014? Probabilmente il delizioso Chianti Classico di Isole e Olena.