“Chiedo al commissario europeo all’Agricoltura di avere ancora più coraggio, è il momento giusto per essere più vicini ai piccoli e medi agricoltori e per avviare una grande strategia per il futuro dei giovani, in quanto questo può cambiare l’economia europea”. E’ l’invito lanciato a Bruxelles da Carlo Petrini, presidente di Slow Food, al commissario europeo Dacian Ciolos, dal convegno europeo sul ravvicinamento tra produttori e consumatori grazie all’agricoltura di piccola scala e alla filiale corta per vendere a km zero i prodotti dal campo ai consumatori.
“Per troppo tempo - ha detto Petrini - la Politica agricola europea (Pac) è stata più funzionale alle produzioni intensive, all’industria alimentare, alle lobby che qui a Bruxelles sono presenti con grandi autorevolezza: è giunto il momento che parlino i piccoli e i cittadini europei per rivendicare fino in fondo un cambiamento profondo”. Per presidiare il territorio - ha detto a Ciolos - ci vogliono però aiuti, e aiutare la piccola e media agricoltura è la strategia vincente”.
Per Petrini quindi “la Pac deve avere una dimensione olistica e non solo agricola, ossia una politica che tenga conto anche della dimensione ambientale, dell’istruzione soprattutto dei giovani, dell’informazione dei consumatori, degli aspetti sanitari, e non solo sindacalismo agricolo. Finiamola - ha concluso - di parlare da produttori e consumatori, siamo tutti nella stessa barca: una dimensione veramente di cittadinanza europea esige che noi superiamo il dualismo tra produzione e consumatore e che la parola sia data a tutti cittadini europei”.
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