L’export ? Va abbastanza bene con problemi nel medio-basso: cala la quantità, erosa dai Paesi nuovi produttori (Cile, Sudafrica, Australia …), spesso anche più vicini geograficamente ai mercati ricchi (Usa, Giappone …). E’ però vero che si continua a guadagnare in valore unitario del vino esportato, segno che la nostra qualità è universalmente conosciuta. Ma la concorrenza, dall’alto e soprattutto dal basso, si fa sempre più pressante … ma c’è ancora molto spazio all’estero.
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