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COLDIRETTI: 9 ITALIANI SU 10 A CASA CON MENU TRADIZIONE. PER PRANZO E CENONE SPESA IN CALO DEL 10%

Nove italiani su dieci (93%) trascorreranno la vigilia e il pranzo di Natale in casa, con parenti e/o amici: lo stima la Col diretti, nel sottolineare che per imbandire le tavole delle famiglie saranno spesi tra pranzo e cenone quasi 2,3 miliardi di Euro, il 10% in meno sul 2003. Una riduzione che non farà però mancare i prodotti tipici delle tradizioni locali. E così, da nord a sud tavole imbandite con i gusti made in Italy di ogni singolo territorio: dal cappone in Piemonte alla minestra di cardi in Abruzzo, dalla Brovada e muset con polenta in Friuli, alle scillatelle in Calabria, dal pandolce in Liguria alla Pizza de Nata’ nelle Marche, dai Canederli in Trentino allo sfincione in Sicilia.

Ma sono tante le specialità presenti in tutte le Regioni italiane. Procedendo in ordine alfabetico, in Abruzzo, per esempio, il Natale si festeggia a colpi di calcionetti fritti (panzerottini dolci con marmellata d'uva nera detta scrucchiata, ceci, noci tritate, mandorle triturate, mosto e cacao); la Basilicata mette in tavola baccalà lesso con peperoni cruschi (seccati al sole e calati per pochi secondi nell'olio d'oliva bollente) oppure gli strascinari al ragù di carne mista (pasta casereccia chiamata così perché strisciati a forza con le dita); salumi Dop come salsiccia, capicollo, pancetta e sopressata con aggiunta di pecorino crotonese e caciocavallo silano per la Calabria che propone anche il pesce stocco di Cittanova (spugnato con l'acqua dello Zomaro) con la “ghiotta” (sughetto di olio, cipolla, pomodori, olive, capperi e uvetta). Cappone imbottito e insalata di rinforzo (cavolfiore, sottaceti misti, peperoni detti papacelle olive di Gaeta e acciughe salate) accompagnati dalle friselle (crostini di pane circolari) e struffoli per dessert in Campania; culatello di Zibello, tagliatelle al ragù, lasagne, tortellini in brodo e passatelli in brodo per l'Emilia Romagna che mette in tavola anche il Panone di Natale di Bologna (farina, mostarda di mele cotogne, miele, cacao, cioccolata fondente e fichi secchi). Vigilia a colpi di fritto misto di verdure (broccoli e carciofi) e capitone nel Lazio che per il giorno di Natale propone il tradizionale abbacchio al forno con patate. Ravioli ripieni di vitello, animelle, uova, erbe, pangrattato e parmigiano, stecchi fritti (spiedini di rigaglie di pollo con funghi freschi, besciamella e parmigiano), cappone lesso e cappon magro (piatto fatto esclusivamente di verdure o di pesce) in Liguria mentre in Lombardia oltre che con il Panettone si festeggia con consumè di cappone in gelatina, tortellini o casoncelli in brodo, cappone ripieno con tritato, uova grana e mortadella, accompagnato da mostarda di Cremona. Vincisgrassi (timballo di manzo macinato, salsiccia, pollo tritato, prosciutto crudo, a volte con aggiunta di funghi) e cappone arrosto sulle tavole delle Marche; baccalà arracanato (mollica di pane aglio prezzemolo origano uva passa pinoli e noci) o baccalà al forno con verza, prezzemolo, mollica di pane, uvetta e gherigli di noci su quelle del Molise. Il Piemonte cucina cappone di Morozzo al forno, bue bollito di Carrù e Moncalvo, insalata di carne cruda all'albese, peperoni in bagna cauda (salsa a base di olio, aglio e acciughe). La Puglia festeggia con il cuturidd' (agnello con spezie e verdure cotto per tre o quattro ore in una particolare pentola in terracotta); la Sardegna con i culurgiones de casu (ravioli ripieni di pecorino fresco, bietola, noce moscata e zafferano) conditi con sugo di pomodoro e pecorino grattugiato, oltre al porcetto al mirto. Pasta con le sarde e sarde a beccafico (ripiene di mollica, pinoli, bucce di arance, foglie di alloro e uva passa) in Sicilia dove sono immancabili cassate, cannoli, mustazzoli a base di mandorle, cannella e chiodi di garofano. Crostini di fegatini, brodo di cappone in tazza o cappelletti in brodo, arrosto di faraona, anatra, fegatelli e tordi con insalata oppure cappone ripieno e sformato di gobbi in Toscana; Canederli (polpettine di pane raffermo, speck, pancetta e salame, farina, uova, latte e brodo condite con spinaci, funghi o fegato di vitello in Trentino; cappelletti ripieni di cappone e piccione, contorno di cardi umbri, cappone bollito in Umbria; Mocetta in crostini al miele (Salume di muscolo di vacca, pecora o capra essiccata e aromatizzato con erbe di montagna, ginepro e aglio), lardo con Castagne cotte e caramellate con miele in Val d'Aosta; brodo di cappone, risotto al radicchio, gnocchi al sugo d'anatra, polenta, baccalà, lesso di manzo “al cren” (salsa di rafano) con contorno di purè di patate e il classico pandoro di Verona sulle tavole delle feste del Veneto.

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