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COLDIRETTI: L’AGRICOLTURA UNISCE MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE

L’agricoltura chiama e il mondo politico risponde. Dal palco del congresso della Col diretti, i big si sono confrontati sulle principali questioni che caratterizzano il dibattito economico. E quindi sopratutto sui problemi legati a competitività, qualità del “made in Italy”, etichettatura di origine e, naturalmente, prezzi passando inevitabilmente per Dop, Ogm, turismo rurale e, più in generale, produzione agroalimentare. Il tutto sempre tenendo presente l’ampia fetta di mercato che questo comparto rappresenta. Uno spazio conquistato giorno per giorno a fatica e con grande senso di responsabilità. E proprio su questo la Coldiretti sembra abbia messo tutti d’accordo: Berlusconi e Prodi, entrambi convinti della centralità del settore agroalimentare, e quindi maggioranza e opposizione uniti, per una volta, sugli intenti di garantire e valorizzare il futuro dell’agricoltura.

Se il presidente del Consiglio ha accarezzato pubblicamente l’idea di investire in qualche tenuta campestre chiedendo “dritte” a Paolo Bedoni, il Ministro per le Politiche Agricole Gianni Alemanno ha colto l’occasione per bacchettare Umberto Veronesi e i suoi “suggerimenti” sull’alimentazione. E l’ex Presidente della Commissione Europea? Non ha fatto fatica a riconoscere che il vuoto lasciato dall’industria in crisi deve essere colmato dall’agricoltura, puntando essenzialmente sulla qualità del “made in Italy” e sulle specializzazioni delle filiere.

La benedizione finale è arrivata in tarda mattinata dal Cardinale Camillo Ruini, una presenza importante che ha salutato con entusiasmo il congresso e che ha riconosciuto pubblicamente al mondo agricolo il merito di offrire “un grande contributo al sistema Italia che è in difficoltà, ma senza declini fatali”. C’é stato il messaggio del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi al quale “stanno a cuore i problemi che riguardano l’agricoltura italiana, sempre più impegnata a difendere l’autenticità la capacità di penetrazione commerciale dei suoi prodotti in un’economia globalizzata”. E poi il messaggio del Papa Giovanni Paolo II, che ha invitato dirigenti e soci della Coldiretti, “ad offrire il proprio specifico contributo per il progresso integrale della società, fondato sulla centralità della persona umana, sulla tutela dell’istituto familiare, sulla crescita economica improntata alla solidarietà, seguendo le fondamentali indicazioni della Dottrina sociale della Chiesa”.

Anche il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini ha voluto salutare i dirigenti della Coldiretti puntando il dito “sullo sforzo di modernizzazione e di sviluppo in cui il Paese si trova oggi impegnato in cui gioca un ruolo fondamentale l’agricoltura. “I numeri ricordati dalla Coldiretti sono di tutto rispetto, fonte di entusiasmo per continuare ad affrontare la grande sfida. Nel 2004 l’agricoltura ha fatto registrare un aumento record del Pil pari al 10,8%; sono aumentate del 2,6% le unità di lavoro dipendente; sul piano qualitativo può contare sulla leadership europea con 148 prodotti (il 20% del totale comunitario) che possono fregiarsi del marchio a denominazione di origine (Dop o Igp), il cui valore al consumo è pari a 5,6 miliardi di euro (1,5 miliardi le esportazioni); e poi ancora l’Italia conquista il podio nella classifica mondiale del biologico davanti a Stati Uniti e Brasile. La Coldiretti apre, dunque, un nuovo capitolo: per i prossimi 4 anni, il timone dell’organizzazione viene affidato ancora a Paolo Bedoni, la cui strategia è forte e chiara: perseguire non più una politica agricola, ma una politica per l'impresa.


Il messaggio del Papa

Coldiretti contribuisca al progresso della società

”Offrire il proprio specifico contributo per il progresso integrale della società, fondato sulla centralità della persona umana, sulla tutela dell' istituto familiare, sulla crescita economica improntata alla solidarietà, seguendo le fondamentali indicazioni della Dottrina sociale della Chiesa” è questo il contenuto del messaggio che il papa Giovanni Paolo II ha inviato al presidente Paolo Bedoni per il 33/o congresso della Coldiretti, tramite il Segretario di Stato Vaticano, cardinale Angelo Sodano.Un’esortazione alla quale il Pontefice ha unito il “beneaugurante saluto e l’assicurazione della spirituale vicinanza, con la preghiera e con l’incoraggiamento a proseguire generosamente nella testimonianza dei profondi valori del mondo rurale, animati dalla lunga e radicata tradizione di fede e di civiltà cristiana”.


L’intervento del Cardinale Camillo Ruini,

presidente della Conferenza Episcopale Italiana (Cei)

“Sa mondo rurale grande contributo a italia”


Il sistema Italia “é in difficoltà, anche se non ci sono declini fatali”. A lanciare un segnale di fiducia per il futuro è il presidente della Conferenza Episcopale Italiana (Cei), cardinale Camillo Ruini. Dal palco del congresso della Col diretti Ruini ha sottolineato il “grande contributo offerto dal mondo agricolo al sistema Italia” e, riferendosi ai vertici della Coldiretti, ha rimarcato la risposta che il mondo rurale ha saputo dare alle esigenze della gente. Il presidente della Cei ha fatto in proposito riferimento alla dottrina sociale della Chiesa partendo dai due punti essenziali: “Innanzitutto la persona umana, e quindi la famiglia - ha detto Ruini - e poi l’ambiente nel quale l’uomo vive, perché nessuno di noi è isolato”. “Voi - ha continuato - avete saputo giocare bene questa carta dell’ambiente e contribuire alla sua tutela, ma anche sul cibo che rappresenta un punto fondamentale per la salute umana, e la gente lo avverte, state dando un grande contributo al sistema Italia”. Ruini ha poi annunciato che i vescovi italiani stanno elaborando un “piccolo documento” rivolto al mondo rurale italiano. “La Chiesa italiana ha fiducia in voi - ha concluso il cardinale - ha bisogno di voi e ha anche della attese”.

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