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ITALIA

Coldiretti: “un Natale senza spostamenti costa 4,1 miliardi” e un terzo è destinato alla tavola

Preoccupano anche i vincoli a cenoni e pranzi tanto dentro che fuori le mura di casa: verranno stappate 74 milioni di bottiglie di spumante in meno
Coldiretti, NATALE, TAVOLA, Non Solo Vino
Natale senza spostamenti costa 4,1 miliardi, un terzo è destinato alla tavola

Le festività natalizie sono alle porte ma per gli italiani, in attesa delle novità in arrivo nei prossimi giorni, continueranno a dover fare i conti con le restrizioni: il limite a viaggi, cene fuori, ritrovi e acquisti generati dalle vacanze natalizie (con i caratteristici mercatini chiusi come stabilito dal Dpcm) avranno un peso significativo nei bilanci delle attività che vivono di turismo e non solo. Il Natale senza spostamenti tra regioni costa 4,1 miliardi solo per le mancate spese degli oltre 10 milioni di italiani che lo scorso anno sono andati in viaggio nel periodo delle feste di fine anno per raggiungere parenti, amici o fare vacanze. Numeri che emergono da una analisi Coldiretti/Ixè in riferimento alle possibili misure previste a fine anno per la necessità di contenere il contagio Covid.
“A pagare il prezzo più salato sono le strutture impegnate nell’alloggio, nell’alimentazione, nei trasporti, divertimenti, shopping e souvenir” sottolinea Coldiretti aggiungendo come un terzo della spesa è destinata alla tavola. A preoccupare sono anche i vincoli a cenoni e pranzi tanto dentro che fuori le mura di casa. Addio a lunghe tavolate, il cibo delle festività sarà consumato tra pochi intimi. Secondo Coldiretti “la riduzione dei commensali è infatti destinata a provocare un taglio nei consumi di 70 milioni di chili tra pandori e panettoni, 74 milioni di bottiglie di spumante, tonnellate di pasta, 6 milioni di chili tra cotechini e zamponi e frutta secca, pane, carne, salumi, formaggi e dolci”, numeri che fanno riferimento allo scorso anno prendendo in considerazione il pranzo di Natale e i cenoni della Vigilia e Capodanno.
Un Natale in famiglia per pochi significa, infatti, anche “maggiore sobrietà con meno brindisi ed una netta riduzione delle portate senza contare i tanti italiani, spesso anziani, che saranno costretti a trascorrerlo da soli. Il crollo delle spese di fine anno a tavola e sotto l’albero rischiano di dare il colpo di grazia ai consumi alimentari degli italiani che nell’intero 2020 - conclude Coldiretti - fanno segnare un crollo storico del 12% con una perdita secca di 30 miliardi di euro, raggiungendo il valore minimo degli ultimi 10 anni”.

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