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VINO E TERRITORI

Collis Veneto Wine Group, nuova governance: incorporate le cantine Colli Berici e Colognola ai Colli

Si consolida la parnership tra Collis e Casa Vinicola Sartori. Nasce una nuova realtà commerciale da oltre 100 milioni di euro di fatturato
COLLIS VENETO, SARTORI, VENETO, vino, Italia
Vista sui vigneti di Collis Veneto Wine Group (ph: Facebook Cantina Veneta)

In uno scenario di mercato del vino in costante evoluzione e mutamento, dove massa critica ed efficienza sono sempre più importanti, arriva ancora un riassetto societario, del cuore del Veneto. Dove Collis Veneto Wine Group, tra le prime realtà cooperative vitivinicole nazionali, con sede a Monteforte d’Alpone, “si riorganizza con l’obiettivo di migliorare ed efficientare la governance, la filiera produttiva e commerciale al fine di fare fronte ai mutamenti del mercato nazionale e mondiale del vino oltre che all’evoluzione delle strategie dei competitor”, spiega una nota.
Il primo passo del progetto è già stato formalizzato. Collis Veneto Wine Group, organismo cooperativo di secondo grado nato nel 2008 attraverso il conferimento delle aziende di due cantine cooperative, la vicentina Colli Berici e la veronese Colognola ai Colli, diventa un soggetto di primo grado tramite l’incorporazione delle due cooperative di base. La decisione è stata sancita dal voto delle assemblee dei soci che si sono tenute a Lonigo e a Colognola il 20 e 21 febbraio scorsi. La seconda fase del progetto prevede il consolidamento della partnership già in essere tra il Gruppo Collis e la famiglia Sartori: Cantine Riondo, detenuta al 100% da Collis, e Casa Vinicola Sartori (già partecipata al 55% dalla Cantina di Colognola ai Colli) daranno vita ad una nuova realtà commerciale da oltre 100 milioni di euro di fatturato ed attiva in oltre 70 paesi nel mondo.
La nuova realtà, in cui la famiglia Sartori continuerà a svolgere un ruolo strategico con una partecipazione rilevante, andrà ad affiancarsi, all’interno del Gruppo Collis, alla storica cantina vicentina Cielo e Terra, già partecipata al 51% da Cantina dei Colli Berici, per la distribuzione nel mondo dei vini derivanti dalle uve dei soci conferenti. Grazie alla nuova configurazione, il Gruppo Collis avrà il ruolo di gestire direttamente la filiera produttiva composta da 1.800 viticoltori soci che lavorano 6.000 ettari di vigne nelle province di Verona, Vicenza e Padova in grado di conferire annualmente più di un milione di quintali di uve. Grazie ai cinque centri di raccolta uve e produzione vino, ed a tre centri di imbottigliamento il Gruppo ha una capacità produttiva potenziale di 100 milioni di bottiglie delle principali doc del Veneto.
Il Gruppo Collis attualmente è una realtà con oltre 340 dipendenti ed ha un fatturato consolidato proforma di circa di 220 milioni di euro, con 74 milioni di bottiglie vendute per oltre i due terzi in più di 70 paesi stranieri coprendo tutti o quasi i canali di vendita, dalla Gdo all’Horeca.
La sfida commerciale ed industriale del Gruppo Collis consisterà nella razionalizzazione dell’offerta delle varie fasce di prodotto ed il riposizionamento dei vari brand per poter affrontare in modo più competitivo la concorrenza nei diversi canali di vendita sotto un’unica regìa, forti dei vantaggi derivanti da essere produttori di quelle uve da cui derivano quei vini veneti tanto apprezzati dai consumatori come quelli della Valpolicella, il Prosecco ed il Pinot Grigio.
Non si tratta di un’operazione finanziaria, spiega il Gruppo, ma di un progetto imprenditoriale di sviluppo ed integrazione che mette in sinergia mondo della cooperazione e famiglie private per affrontare, con dimensioni adeguate, le sfide con colossi nazionali ed esteri su mercati sempre più articolati e competitivi.
“Con l’incorporazione delle cantine di base di Colognola ai Colli e di Colli Berici in Collis si conclude un processo di integrazione iniziato quasi 15 anni fa”, dice Pietro Zambon, presidente Collis e Cantina dei Colli Berici. “Il risultato ottenuto è frutto dello spirito di fiducia e collaborazione che si è instaurato positivamente in questi anni tra le varie anime territoriali delle nostre cooperative. Siamo certi”, aggiunge Zambon, “che questa scelta porterà una semplificazione dei processi decisionali, un risparmio di risorse ed un miglior coordinamento commerciale ed industriale delle società del Gruppo. Personalmente lo considero un punto di inizio per ulteriori crescite anche per linee esterne”. “Il Gruppo Collis, post integrazioni societarie si colloca tra i primi 10 gruppi nazionali del mondo del vino”, afferma Pierluigi Guarise, ad Collis e Cantine Riondo. “Queste integrazioni, fatte con lo spirito di inclusione e crescita commerciale, rappresentano l’inizio di un percorso che vuole fare del Gruppo Collis una delle realtà più importanti e performanti del paese. Grazie ai nostri 1.800 soci possiamo vantare una filiera vitivinicola che ci consente di lavorare più di un milione di quintali di uva ogni anno e la giusta remunerazione dei nostri soci conferenti deve essere il nostro principale obiettivo”.
“La famiglia Sartori ha aderito con entusiasmo al nuovo progetto come naturale evoluzione del percorso intrapreso con lungimiranza da oltre vent’anni con Cantina di Colognola”, dicono Andrea e Luca Sartori, rispettivamente presidente e ad Casa Vinicola Sartori. “Tramite questa fusione si creeranno nuove opportunità sia per la valorizzazione del nostro marchio storico sia per affrontare nuovi mercati con la consapevolezza di avere una filiera alle spalle in grado di proporre nuovi orizzonti per quanto riguarda la qualità”. “La collaborazione tra Cantina di Colognola ai Colli e la famiglia Sartori nasce nei primi anni 2000 ed è proseguita in questi anni con grande vicendevole beneficio” afferma Claudio Tamellini, Presidente di Cantine Riondo e della Cantina di Colognola ai Colli. “È una enorme soddisfazione vedere riconfermata la fiducia reciproca in questa nuova operazione ed il desiderio, che accomuna la famiglia Sartori ed il management di Riondo, nel creare valore preservando ed incrementando nel tempo l’“heritage” del brand Sartori”. Per Ivano Tadiello, presidente di Cielo e Terra, “i processi di aggregazione tra operatori nel mondo del vino sono molto frequenti: per competere in Italia ed all’estero le dimensioni e quindi la capacità di investire sui prodotti, sui marchi ed essere attrattivi per le alte professionalità risultano indispensabili. Ora, grazie all’incorporazione di cantina dei Colli Berici in Collis, la storica azienda vinicola vicentina Cielo e Terra entra a far parte del Gruppo Collis: sono sicuro che grazie alla collaborazione ed alle sinergie che si creeranno il Gruppo diventerà uno dei principali protagonisti del panorama italiano”.

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