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VINO E TERRITORIO

Come cresce il Vermentino, bianco principe della Maremma Toscana. Che elegge i suoi campioni

Il “Vermentino Grand Prix 2023”, organizzato dal Consorzio Vini della Maremma Toscana, celebra il vino dell’estate di Toscana

Il Belguardo “V” 2021 di Belguardo, il Perlaia 2021 di Bruni, il Bianco Riserva 2021 di Castelprile, il Cirene 2021 di Podere Cirene, il Brigante 2022 di Santa Lucia, La Terrazza 2021 di Tenuta Agostinetto, il Solo 2021 di Tenuta Dodici, il Balbinvs 2021 di Terenzi , il Marmato 2022 di Terre dell’Etruria ed il Cobalto 2020 di Val delle Rose: ecco la “Top 10” by “Vermentino Grand Prix 2023”, organizzato dal Consorzio Vini della Maremma Toscana, condotto da Francesco Mazzei e Luca Pollini, che ha riunito, ieri, nel ristorante di Marina di Grosseto, Gabbiano 3.0 (una stella Michelin), una giuria di tecnici e ristoratori stellati della Maremma Toscana. La giuria è stata presieduta da Luciano Ferraro, vice direttore del “Corriere della Sera”, ed era composta da Roberto Rossi (Il Silene), Marianna Ciancarelli (Il Pellicano), Alessandro Rossi (Gabbiano 3.0), Alessandro Sabatini (Enoteca Scansanese), Luca Papalini (Enoteca Castiglionese), Antonio Spurio (Commissione Tecnica Consorzio), Emiliano Leuti (Ais), Claudia Bizzarri (Onav), Mirella Tirabassi (Ses) e Maria Mecarozzi (Fisar).
Un evento, firmato dal Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana, per promuovere, partendo dal suo territorio di origine, quello che si sta dimostrando sempre più come fenomeno in crescita nel panorama del vino toscano: il Vermentino. “Il Vermentino Grand Prix è diventato un appuntamento importante di promozione per i produttori e per il brand Maremma; anche in questa occasione abbiamo avuto la conferma che il Vermentino della Denominazione abbia una grande personalità, non solo nella versione fresca e di facile beva, ma anche in versioni più importanti con processi di vinificazione complessi e periodi di affinamento più lunghi”, spiega Francesco Mazzei, presidente del Consorzio Vini della Maremma Toscana, aggiungendo che “l’obiettivo è quello di alzare sempre più l’asticella ed è evidente che abbiamo intrapreso la strada giusta”.
Il Vermentino Grand Prix coinvolge ogni anno in giuria tecnici del settore e ristoratori stellati della Maremma Toscana oltre alle enoteche più importanti del territorio della Costa Toscana. L’idea portata avanti dal Consorzio è quella di fare sistema per promuovere il brand Maremma Toscana nel suo insieme. Come racconta il direttore del Consorzio, Luca Pollini, “la Provincia di Grosseto, con 938 ettari, rappresenta il 50% del vigneto toscano di Vermentino, ed è il territorio dove il vitigno sta crescendo con le percentuali più alte, oggi la Maremma Toscana è l’areale di coltivazione più importante della Penisola per il Vermentino”. Per comprendere i contorni del fenomeno Vermentino Doc della Maremma Toscana è sufficiente osservare i numeri: lo stesso è passato “da 33.700 quintali di uva rivendicati nella vendemmia 2020 a 37.150 quintali di quella 2021 agli oltre 43.300 quintali della vendemmia 2022. Tanto che oggi rappresenta il 34% dell’intero quantitativo di uve rivendicate alla Doc Maremma Toscana nell’ultima vendemmia”, sottolinea Mazzei, aggiungendo che “il successo deriva proprio dalla tipologia particolarmente versatile e dal lavoro di squadra di viticoltori e Consorzio; i primi hanno unanimemente intrapreso un percorso di crescita qualitativa, il secondo lavora costantemente a iniziative di valorizzazione e di promozione”. A valorizzare gli aromi dei vini il calice ufficiale del “Vermentino Grand Prix 2023”, “T-made 55” di Italesse, azienda italiana leader del mercato per i suoi calici sensoriali, progettati sulle sensazioni organolettiche dei vini. Questo calice dalle eleganti linee, con il suo fondo piatto e la coppa affusolata, nei test è risultato perfetto per la valorizzazione delle caratteriste dei Vermentino della Maremma, tanto da costituire uno strumento tecnico di riferimento anche per il futuro.

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