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COMMERCIO ESTERO: AGROALIMENTARE IN CONTROTENDENZA, CALA IL DEFICIT - 16%

“Con una riduzione del deficit commerciale del 16 per cento l’agroalimentare nazionale risulta in netta controtendenza rispetto all’economia generale”: emerge da un'analisi della Coldiretti svolta sulla base dai dati Istat relativi ai primi cinque mesi dell’anno che evidenziano un record negativo dal 1992 della bilancia commerciale italiana.

L’insieme dei settori agricoltura ed industria alimentare - spiega la Coldiretti - ha registrato complessivamente un aumento nelle esportazioni del 5,7 per cento mentre sul lato delle importazioni si è verificata una riduzione dell’1,9 per cento che ha favorito il contenimento del deficit commerciale, pur in presenza di disavanzo che resta comunque pesante e pari a 3,5 miliardi di euro nei soli primi cinque mesi dell’anno.

In questo periodo – precisa la Coldiretti - le esportazioni agroalimentari sono state pari a 7,9 miliardi di euro (1,7 nell’agricoltura e 6,2 nell’alimentare) a fronte di 11,4 miliardi di euro di valore dell’import (3,8 per l’agricoltura e 7,6 per l’alimentare). Particolarmente incoraggiante - sostiene la Coldiretti - è il risultato ottenuto dall’agroalimentare made in Italy in alcuni settori come il vino per il quale si registra un vero e proprio boom negli Stati Uniti con un aumento del 15,2 per cento nel valore delle esportazioni, sulla base delle elaborazioni Ismea sui dati del Dipartimento del Commercio statunitense.

Si tratta di un incremento nettamente superiore a quello dei concorrenti francesi (+5 per cento) ed australiani (+0,1 per cento) che sembrano aver arrestato la tumultuosa crescita dello scorso anno ed ora il Made in Italy copre una quota di circa il 29,6 per cento del mercato americano del vino di importazione seguito dal 26,5 per cento della Francia e dal 22,5 per cento dell’Australia.

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