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RICONOSCIMENTI 

Competente, preparato e disponibile: al via il concorso per “Miglior Enotecario d’Italia” 

Iscrizioni aperte da oggi al 31 gennaio 2024. L’obiettivo è valorizzare una figura professionale ancora poco conosciuta dal grande pubblico
Associazione enotecari professionisti italiani, CONCORSO, ENOTECARI, Italia
Aperte le iscrizioni al concorso “Miglior Enotecario d’Italia” (ph: Unsplash) 

L’enotecario svolge un ruolo molto importante nel mondo del vino: non solo consiglia l’etichetta più adatta ai gusti del cliente e al corretto abbinamento, ma promuove corsi e tasting, oltre a svolgere spesso il ruolo di consulente. Ad eleggere il migliore d’Italia ci pensa un Concorso, promosso dall’Associazione Enotecari Professionisti Italiani (Aepi), in collaborazione con Vinarius, l’Associazione Enoteche Italiane: al via, da oggi fino al 31 gennaio 2024, le iscrizioni per l’edizione n. 3. “Valorizzare una figura ancora poco conosciuta dal grande pubblico, eppure essenziale per il mercato e l’immagine del vino italiano: è questo l’obiettivo del concorso - spiega Francesco Bonfio, presidente Roma - una grande opportunità di mettersi alla prova per tutti gli iscritti e crescere personalmente e professionalmente”.
Se da una parte rappresenta la figura alla quale rivolgersi per la scelta di un vino, il lavoro dell’enotecario non è necessariamente teso solo alla vendita della bottiglia. Tiene corsi di avvicinamento al vino destinati agli appassionati, organizza degustazioni private anche a domicilio, guida clienti desiderosi di essere seguiti con un servizio che altrimenti non potrebbero trovare e gestisce le cantine private. L’enotecario è un riferimento anche nel mondo della ristorazione che, complici crisi economica e carenza di personale specializzato, ha rinunciato al sommelier in favore di quest’ultimo in molti locali, affidandogli in gestione la carta dei vini e/o la formazione del personale di sala deputato al servizio del vino.
L’enotecario professionista diviene, quindi, il consulente capace di rispondere alle esigenze con flessibilità e competenza, anche per i clienti che guida durante l’acquisto di vini da collezione o per i quali stima il valore di una bottiglia importante, se il proprietario decidesse di venderla. Un comparto, quello dei vini da collezione, oggetto di un vero e proprio mercato che tiene anche in tempo di crisi. Ma non solo, dato che l’enotecario è perfino un comunicatore: può collaborare con riviste on e off line, essere influencer sui social media, far parte delle giurie di concorsi enologici.
Due sono le categorie in gara: gli enotecari che lavorano nelle bottiglierie esclusivamente con vendita per asporto e chi presta servizio in pubblici esercizi con vendita e mescita, come winebar, enoteche e osterie dove è possibile degustare e acquistare vini. In aggiunta ai premi ordinari saranno consegnati anche due premi speciali: “Miglior Enotecario Under 30” (sotto l’egida del Consorzio del Vino Chianti Classico) e “Miglior Enotecario d’Italia all’estero” (by Consorzio Tutela Vini Friuli Colli Orientali e Ramandolo). I concorso si basa su tre prove valutate da una giuria di cinque componenti: il presidente di giuria, Stefano Caffarri, sarà affiancato da un sommelier professionista, un giornalista, un comunicatore e un formatore.

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