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Con +7,1% di vendite in Italia e +7,5% all’estero per un totale di 16,5 milioni di bottiglie vendute (1,5 all’estero), il Franciacorta, comunica il presidente del Consorzio Vittorio Moretti, chiude un 2015 in positivo. Nel futuro? “Ambire all’Unesco”

Il 2015 sorride al Franciacorta: +7,1% le vendite in Italia e +7,5% all’estero, con un prezzo medio di vendita in leggera crescita (19 euro, Iva inclusa), nonostante un contesto economico generale estremamente complesso. Una performance positiva per un totale di 16,5 milioni di bottiglie vendute, di cui oltre 1,5 all’estero (in crescita costante negli ultimi anni, a +7,1% sul 2014). Il principale mercato si conferma il Giappone che rappresenta il 22% dell’export, a seguire Svizzera e Stati Uniti che incidono quasi il 14% sul totale. Interessanti le performance di crescita: il Giappone registra +19% sul 2014 e gli Stati Uniti +16%, risultati incoraggianti grazie al lavoro svolto ed agli importanti investimenti in comunicazione. Ecco i dati ufficiali delle celebri bollicine italiane, nell’anno appena concluso, comunicati dal neo presidente del Consorzio Franciacorta Vittorio Moretti, patron del Gruppo Terra Moretti. Per il quale, se “il 2015, per il Franciacorta, è stato un anno ricco di soddisfazioni, con Expo che è stata una grande sfida che si è rivelata vincente e un’importante vetrina a livello nazionale e internazionale, mentre sul fronte commerciale e su quello della brand awareness registriamo un trend positivo sia in Italia che all’estero”, anche 2016 sarà un anno ricco di eventi e iniziative in Italia, all’estero e soprattutto sul territorio. Ma non solo.--IMG 1-- “La politica della Franciacorta è da sempre basata sulla qualità e questo significa che i valori che abbiamo attribuito al prodotto - sottolinea Moretti - valori molto ambiziosi perché parliamo di “eccellenza”, di eleganza, di raffinatezza, che dovranno sempre di più riflettersi in tutto ciò che ci circonda: a partire dalla vigne, che dovranno essere esemplari sia per chi vive e lavora in Franciacorta, sia per i turisti fino a consapevolizzarsi di far parte di un mondo speciale, e per molti aspetti migliore e più godibile rispetto a quello che ci circonda. Fondamentale è la valorizzazione del paesaggio, la natura, e l’aria stessa, che ci porterà a diventare innanzitutto una vera e propria meta turistica, per poi ambire al massimo riconoscimento di una “Franciacorta Patrimonio dell’Umanità”.
Intanto, scendendo nei dettagli dei dati che fotograno il 2015 del Franciacorta, la domanda ha espresso un consenso crescente verso il Satèn, tipologia esclusiva del Franciacorta che fa rilevare un incremento del 17,5% e sui Dosaggio Zero che crescono del 28,8%. Dai dati emerge un forte incremento nel numero di bottiglie vendute nel centro Italia, in particolare in Toscana che registra +18,5%, stesso tasso di crescita anche per la Puglia, sebbene il Nord Italia mantenga ampiamente il primato di vendita: le due Regioni principali si confermano Lombardia ed Emilia Romagna. Anche il Trentino cresce in modo importante con un +21,6%. “Abbiamo una clientela soprattutto al Nord - spiega il presidente del Consorzio - ma l’obiettivo è di allargarci anche in altre zone del centro e del Sud Italia, dove complessivamente i nostri volumi possono raddoppiare”.
Nel “save the date”, dedicato agli amanti delle celebri bollicine, in programma ci sono già il “Festival Franciacorta d’Estate” che si svolgerà il 25 e 26 giugno, rientrando nel palinsesto degli eventi collaterali che il territorio offrirà nel periodo di installazione a giugno dell’opera-evento “The Floating Piers” di Christo sul Lago d’Iseo (dal 18 giugno al 3 luglio), a settembre, l’ormai consolidato “Festival Franciacorta in Cantina”, 17 e 18 settembre e, nell’anno, gli immancabili “Festival Franciacorta itineranti”, che quest’anno saranno di scena a Padova, Cuneo, Roma e Bari.
Info: www.franciacorta.net

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