02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

CON LA DIETA MEDITERRANEA SI SPEGNE LA DEPRESSIONE: LO RIVELA UNO STUDIO DELLE UNIVERSITA’ DI LAS PALMAS (CANARIE) E DI NAVARRA (PAMPLONA) ... “E SI ALLUNGA LA VITA” SECONDO LA COLDIRETTI

Pasta, verdure, pesce, poca carne rossa, un po’ di vino, tanta frutta e olio extravergine d’oliva: ecco la ricetta per battere la depressione a tavola. A promuovere la dieta mediterranea è un team di ricercatori spagnoli dell’Università di Las Palmas nelle Canarie e dell’Università di Navarra a Pamplona, autori di uno studio pubblicato sul Journal of the American Medical Association. Per la Coldiretti gli stessi “ingredienti” consumati a tavola in pasti regolari “hanno consentito agli italiani di conquistare il record della longevità, con una vita media di 78,6 anni per gli uomini e di 84,1 anni per le donne, nettamente superiore alla media europea”.

Gli scienziati spagnoli, diretti da Miguel Martinez-Gonzalez dell’Università di Navarra, hanno scoperto, in particolare, che i fedeli della dieta mediterranea sono il 30% meno vulnerabili alla depressione sugli altri. Per scoprirlo, hanno studiato 10.094 persone sane per oltre 4 anni, sottoponendole ad un questionario sulle abitudini alimentari e monitorandole nella ricerca. Il risultato? I ricercatori hanno visto che a seguire con più fedeltà il regime alimentare di tipo mediterraneo erano per lo più gli uomini, ex fumatori, sposati e non più giovanissimi, che si sono rivelati anche più attivi degli altri. Nello studio sono stati diagnosticati 480 nuovi casi di depressione, 156 nei maschi e 324 nelle femmine. Ma i fedeli della dieta mediterranea hanno mostrato un rischio di ammalarsi, appunto, inferiore del 30% rispetto agli altri: in barba a variabili come numeri dei figli, stile di vita o tratti caratteriali come tendenza alla competitività e all’ansia. Tuttavia, secondo Martinez-Gonzales, i risultati vanno confermati da ricerche più vaste, ma la correlazione inversa tra menù mediterraneo e depressione “è forte”. Anche se ancora il meccanismo protettivo di questo regime alimentare, già rivelatosi benefico per cuore e vasi, deve essere svelato.

“L’effetto positivo per l’umore si aggiunge - sottolinea la Coldiretti - a quello per la salute, come dimostrano recenti studi pubblicati sul “British Medical Journal” secondo i quali la dieta mediterranea riduce del 13% l’incidenza del Parkinson e dell’Alzheimer, del 9% quella per problemi cardiovascolari e del 6% quella del cancro”. Per la Coldiretti, la nuova conferma scientifica rappresenta un sostegno in più alla richiesta di riconoscimento della dieta mediterranea come Patrimonio dell’Umanità da tutelare rivolta l’Unesco, su richiesta da Italia, Spagna, Grecia e Marocco e il sostegno dell’Unione europea: “un obiettivo che - conclude la Coldiretti - ha un valore straordinario per l’Italia che è il Paese simbolo di questo tipo di cucina e dove più radicata è la cultura alimentare fondata sui principi della dieta mediterranea con primati raggiunti nelle principali produzioni base come la frutta, verdura, vino e pasta e il posto d’onore nella Ue per l’ olio di oliva, dietro la Spagna”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli