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“CON LA LEGGE FINANZIARIA E I PROVVEDIMENTI ANTICRISI, IL GOVERNO PRELEVA 550 MILIONI DI EURO ALL’ANNO AGLI AGRICOLTORI ITALIANI”: A DIRLO LA CIA-CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI

Nella Finanziaria e nei provvedimenti anticrisi “l’agricoltura non c’è”, anzi “è l’unico settore che, nella manovra finanziaria, subisce un aggravio fiscale e contributivo” ovvero “550 milioni l’anno prelevati dalle tasche degli agricoltori”: è quanto sottolinea il presidente della Cia-Confederazione Italiana Agricoltori Giuseppe Politi, nella Commissione Agricoltura al Senato.

“La proposta del Governo - prosegue Politi - annulla l’intervento dello Stato sulle assicurazioni agevolate contro le calamità naturali (il cosiddetto Fondo di solidarietà nazionale)”. Per coprire il fabbisogno per gli anni 2008, 2009 e 2010, secondo Politi, “è necessario, come previsto dallo stesso sottosegretario Buonfiglio, inserire nella Finanziaria una previsione di 492 milioni di euro”.

“Sempre nella Finanziaria - aggiunge Politi - vengono cancellate le agevolazioni contributive per le imprese agricole che operano nelle aree montane svantaggiate, con un aggravio per le imprese di 205 milioni l’anno”.

Infine, la proposta del Governo “cancella le agevolazioni fiscali sulle accise del gasolio per le coltivazioni sotto serra, per l’acquisto e la rivalutazione dei terreni agricoli, con un onere aggiuntivo di oltre 150 milioni l’anno. In un modo o in un altro - conclude Politi - il Governo con queste cancellazioni preleva, a regime, oltre 550 milioni l’anno dalle tasche degli agricoltori”.

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