Per Constellation Brands, uno dei colossi del beverage mondiale, i conti degli ultimi 9 mesi tornano, soprattutto grazie alla birra, che cresce. Mentre sono in negativo la divisione “wine & spirits”, in parte per un rallentamento delle vendite, soprattutto sul fronte del vino, in parte per la dismissione di alcuni asset, come quello della vodka Svedka, la cui cessione al gruppo Sazerac è stata deliberata ad inizio dicembre 2024. Le previsioni di crescita per il 2025, però, sono state riviste al ribasso (e le azioni, secondo i dati su Borsa Italiana, sono in netto calo dopo l’annuncio avvenuto il 10 gennaio degli ultimi dati finanziari, ndr). Nel dettaglio, per il gruppo che possiede brand, tra gli altri, come Corona per la birra, The Prisoner Wine Company, Robert Mondavi Winery, Kim Crawford e Meiomi, ma anche l’italiana Ruffino tra i vini, nonché liquori come Casa Noble Tequila e High West Whiskey, le vendite nette, nei 9 mesi terminanti al 30 novembre 2024, si sono attestate a 8,04 miliardi di dollari complessivi, in crescita sullo stesso periodo 2023, quando si erano attestate a 7,82, per un aumento, dunque, intorno al 2,8 nel periodo. Ma se il comparto delle birre è cresciuto del +6%, passando da 6,4 miliardi di dollari nei 9 mesi chiusi al 30 novembre 2023 agli oltre 6,8 della stessa data 2024, lo stesso non può dirsi per la divisione “wine & spirits”, che si è fermata, nei 9 mesi al 30 novembre del 2024, a 1,04 miliardi di euro, con un calo del -12% sugli 1,1 miliardi della stessa data del 2023, con una perdita in gran parte imputabile al vino, soprattutto negli ultimi 3 mesi terminanti al 30 novembre 2024 (374,6 milioni di dollari, a -14% sul 2023).
E le previsioni per la chiusura dell’anno fiscale 2025 che si chiuderà a febbraio di quest’anno, vedono una crescita delle vendite nette del gruppo tra il +2% ed il +5%, ma tutte legata alla crescita stimata delle vendite di birre (+4-7%), mentre per il settore “wine & spirits” è previsto un declino tra il -5% ed il -8%. Con stime complessive riveste al ribasso in maniera “prudenziale”, visto il clima di incertezza nel breve termina, spiega il presidente e Ceo di Constellation Brands, Bill Newlands.
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