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CONTRO LA CRISI LA TOSCANA AGRICOLA SCENDE IN PIAZZA. LA PROTESTA E’ MADE IN CONFAGRICOLTURA, CIA, LEGACOOP AGROALIMENTARE E CONFCOOPERATIVE-FEDAGRI

Mobilitazione al via per l’agricoltura toscana che “sta vivendo la più grave crisi degli ultimi 20 anni”. A novembre, spiegano le associazioni di categoria, “migliaia di agricoltori daranno vita ad una mobilitazione di massa: il presidio del porto di Livorno, luogo simbolo per l’ingresso in Italia delle derrate alimentari; sit in davanti alla sede del Consiglio regionale nella seduta straordinaria sulla crisi economica, con l’allestimento di gazebo informativi e distribuzione di prodotti toscani. E poi presidi di fronte alle sedi istituzionali, alla Prefettura e Provincia di Firenze e in tutte le province toscane”. La protesta è stata illustrata in una conferenza stampa a Firenze tenuta da Confagricoltura, Cia, Legacoop Agroalimentare e Confcooperative-Fedagri.

“L’agricoltura è in pericolo - affermano in una nota le quattro sigle - ma il Governo pensa ad altro. Constatiamo che crollano i prezzi dei prodotti ed aumentano i costi di produzione; che i redditi delle imprese sono calati del 20%, e che nel 2009 la situazione è in continuo peggioramento. Così in tutto il territorio regionale migliaia di aziende agricole toscane hanno già chiuso e molte altre stanno chiudendo”. Una crisi che “investe tutti i comparti dell’agricoltura, dalla zootecnia allacerealicoltura, dall’olivicoltura fino a settori che hanno rappresentato sempre un’isola felice come vino e agriturismo.

“Sarà una mobilitazione civile, unitaria, autonoma - spiegano Confagricoltura, Cia, Legacoop e Confcooperative - a sostegno delle imprese agricole e delle cooperative per il rilancio del settore, perché vogliamo un’agricoltura di qualità, più competitiva ed innovativa, e diciamo “no” con forza e fermezza alle illusioni del protezionismo ed alla chiusura corporativa”.

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