Lungi da noi l’intento di alimentare paure, psicosi ed allarmismi, ma i focolai di coronavirus registrati in Veneto e Lombardia, al di là dell’emergenza sanitaria - su cui non abbiamo alcuna competenza per esprimere un’opinione, che lasciamo invece agli esperti - stanno portando con sé decisioni ed effetti che molto hanno a che fare, invece, con il mondo del wine & food, a tutti i livelli. In entrambe le Regioni, infatti, le manifestazione di carattere pubblico e privato in programma nei prossimi giorni sono state tolta dal calendario, a partire da “Identità Golose Milano”, il congresso internazionale di cucina organizzato da Paolo Marchi, che non andrà in scena dal 7 al 9 marzo, “ma sarà spostato a luglio, dal 3 al 5”, come anticipato a WineNews proprio dal suo fondatore. Rinviata anche l’attesissima conferenza stampa di presentazione della “Milano Wine Week”, prevista per il 27 febbraio, a data da destinarsi, che verrà comunicata probabilmente alla fine di questa settimana, come comunicato da Federico Gordini, presidente della settimana del vino milanese, in programma dal 3 all’11 ottobre, che dovrebbe essere perciò al riparo da slittamenti. Rimandata ufficialmente la “Torino Wine Week”, che sarebbe dovuta iniziare il 28 febbraio, e che andrà, invece, in scena dal 27 marzo al 5 aprile.
Al contrario, il “Live Wine Milano”, in calendario l’1 e 2 marzo, è stato annullato, con i 150 produttori artigianali da tutta Italia costretti a rimanere a casa. A Genova, ieri, è stato cancellato il secondo giorno di “VinNatur”, kermesse di vini naturali, destino condiviso con il “Genova Wine Festival”, programmato per il 29 febbraio e l’1 marzo, mentre a Faenza è stata annullata l’ultima giornata, quella dedicata agli operatori, prevista per ieri, dell’Anteprima del Romagna Sangiovese. Rinviate, nei giorni dal 29 marzo al 1 aprile, le fiere Tirreno C.T. e Balnearia, in programma questo fine settimana a Carrara Fiere, mentre non dovrebbe subire slittamenti “Taste” (dal 7 al 9 marzo), con Pitti Immagine che fa sapere di “seguire attentamente l’evoluzione della situazione - dice l’ad Raffaello Napoleone - secondo le indicazioni delle autorità nazionali, regionali e cittadine”.
E poi ci sono le grandi manifestazioni internazionali, quelle che muovono il business ed il commercio del vino ad ogni latitudine, per le quali la situazione è decisamente più delicata. Partiamo da due degli appuntamenti più importanti in calendario in Asia, ossia la ProWine Asia di Singapore, ufficialmente rimandata (era in calendario dal 31 marzo al 3 aprile), come si legge nel comunicato congiunto di Messe Dusseldorf Asia e FHA-Food & Beverage, la grande fiera che avrebbe dovuto ospitare la tappa asiatica di ProWein, ma non è ancora stata individuata una data utile. Più o meno la stessa situazione che sta vivendo il Vinexpo di Hong Kong, che con ogni probabilità slitterà a luglio, come anticipato a WineNews dalla fiera di Bordeaux, dalle date previste del 26-28 maggio.
Un capitolo a parte meritano la ProWein di Düsseldorf ed il Vinitaly di Verona. La prima dovrebbe svolgersi regolarmente, è in programma dal 15 al 17 marzo e la Messe di Düsseldorf rassicura, attraverso una sezione dedicata sul proprio sito (qui), che, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il Robert Koch Institute e le Autorità tedesche, il rischio di infezione da questo nuovo patogeno in Germania è attualmente molto basso, e che la fiera si sta organizzando per garantire a tutti - espositori, operatori e giornalisti - i massimi livelli di igiene e pulizia. Più lontano il Vinitaly, in calendario dal 19 al 22 aprile, abbastanza in là, ma, con il quartier generale di Verona, che fa sapere di “stare valutando cosa fare”, con una decisione che arriverà, probabilmente, nella serata di oggi, anche se la volontà sembra essere quella di una conferma delle date. Nel frattempo, Veronafiere, dando priorità - come si legge in una nota - alla salute di espositori, visitatori, dipendenti e collaboratori ha deciso di posticipare i prossimi eventi in calendario: Model Expo Italy (dal 7 marzo al 21 novembre), Elettroexpo (dall’8 marzo al 22 novembre) e Innovabiomed (dal 10-11 marzo al 15-16 giugno). “Veronafiere, pur non avendo rassegne in calendario nella settimana indicata nell’ordinanza, bensì in quella successiva e, dovendo comunque adempiere, ad un programma di attività allestive nel periodo soggetto a restrizione, comunica il rinvio delle rassegne Model Expo Italy ed Elettroexpo e della mostra-convegno Innovabiomed”.
C’è poi, come accennato ieri, un altro ordine di problemi, tutto interno al Nord Italia e legato direttamente ai consumi. Le ordinanze di Veneto e Lombardia, infatti, limitano l’attività dei pubblici esercizi (ristoranti aperti regolarmente e bar chiusi dalle 18 alle 6, ndr), con la Fipe che invita i Pubblici Esercizi ad attenersi alle indicazioni diramate dalle autorità competenti, pronta però, se la situazione dovesse protrarsi a lungo, a chiedere lo stato d’emergenza per il settore. Non mancano i disagi sul fronte agricolo, con la Coldiretti che segnala il rischio paralisi per il lavoro di 500 aziende - dagli allevamenti ai vigneti, dagli agriturismi alle cantine - agricole negli undici comuni della zona rossa fra Lombardia e Veneto. Lontano dal Belpaese, infine, c’è già chi paga a caro prezzo gli effetti economici del coronavirus: alcuni dei più importanti esportatori di vini australiani - come racconta il sito di informazione australiano “Crikey” - lamentano cali delle spedizioni verso la Cina, nei primi due mesi 2020, del 90%. Una vera catastrofe se si pensa che per il vino australiano il mercato cinese vale il 20% del fatturato totale, ossia 800 milioni di euro l’anno.
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