02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Corriere della Sera

La “Lunga attesa” del vino avvolto al tempo … L’ultima etichetta delle Tenute Lunelli arriva dall’Umbria : un Montefalco Sagrantino che ha riposato per sette anni a prendere il nome dal Carapace, la cantina-scultura di Arnaldo Pomodoro a Bevagna (Perugia). Tra le novità anche il sito di ecommerce che riunisce tutte le bottiglie del gruppo… unUna lunga attesa durata sette anni. L’ultima etichetta delle Tenute Lunelli, le tre cantine che la famiglia di imprenditori trentini possiede in altrettante regioni italiane, ha cominciato il suo viaggio nel 2015. Siamo alla Tenuta Castelbuono, in Umbria, dove nel 2001 i Lunelli acquisiscono alcuni appezzamenti tra Bevagna e Montefalco (Perugia), e dove nel 2012 il maestro Amido Pomodoro svela il Carapace, una cantina-scultura ricoperta di rame, completamente immersa per forma e colori nel paesaggio che la circonda. Uve Sagrantino provenienti da un unico vigneto — Vigna al Pozzo — di oltre trent’anni, vendemmia a ottobre inoltrato e tre fermentazioni diverse. Una in cisterne d’acciaio, una in tini troncoconici di legno, un’altra in orci e anfore di terracotta. Ne nascono tre vini differenti che vengono assemblati a seconda dell’annata e poi ulteriormente affinati in legno e in bottiglia. Il risultato, sette anni dopo, si chiama Carapace Lunga Attesa 2015, la prima annata in commercio da settembre 2022. Un Montefalco Sagrantino ricco e avvolgente, mistico come l’Umbria da cui nasce. Un vero e proprio fiore all’occhiello per la famiglia trentina che, oltre alle bollicine di montagna Ferrari Trentodoc, nate nel 1902 e di proprietà dal 1952, ha da tempo puntato su vini fermi di qualità. Risale infatti agli anni Ottanta la produzione, sempre in Trentino, di Chardonnay e Pinot Nero. La tenuta si chiama Margon, come la villa cinquecentesca che oggi è la sede di rappresentanza del Gruppo Lunelli e anche come la “Locanda Margon”, il ristorante stellato condotto dallo chef Edoardo Fumagalli. Vigne tra i 350 e i 600 metri di altitudine da cui nascono due Chardonnay (Villa Margon e Pietragrande) e un Pinot Nero di montagna, Maso Montalto. Dall’inizio degli anni Duemila, oltre all’ilmbria, la famiglia Lunelli guarda anche alla Toscana: affascinata da un poggio vitato con esposizione a 360 gradi e suolo pieno di conchiglie, residui di un mare preistorico, acquisisce 40 ettari nel comune di Terricciola (Pisa), dando vita alla tenuta Podernuovo. Qui nascono i rossi Teuto, Aliottoe Auritea : uvaggio di Sangiovese, Cabernet, Merlot e uve locali il secondo, Cabenet Franc in purezza il terzo. Da due anni si è unito alla gamma anche Solenida, ioo per cento Sangiovese frutto di una selezione di microzone eccellenti. Un progetto che si avvale della consulenza dell’enologo Luca D’Attoma. I tratti comuni tra le tre tenute — Castelbuono, Podernovo e Margon, guidate oggi da Alessandro Lunelli che ne è amministratore delegato — sono, oltre alla qualità dei vini e alla ricerca della massima espressione del territorio nel biéchiere, la sostenibilità e, la bio-diversità. Non da intendersi come parole vuote, ma come concatenazione di azioni pratiche: in Toscana la certificazione biologica è arrivata nel 2012, in Umbria nel 2014 e in Trentino’ nel 2017. La salvaguardia degli ecosistemi dentro e attorno ai vigneti è un altro grande punto fermo: dalle arnie al sovescio, le viti devono inserirsi nell’ambiente, non snaturarlo. Accanto alla produzione c’è l’impegno a creare un filo diretto con il consumatore finale. Sia attraverso l’ospitalità — visite in cantina, possibilità di dormire e mangiare e di fare esperienze ad hoc — sia attraverso l’ecommerce. È infatti appena nato il sito enotecalunelli.it, uno spazio virtuale ispirato allo spirito dell’originaria enoteca aperta da Bruno Lunelli nel 1927 a Trento. Oltre ai vini delle Tenute, qui si possono acquistare anche Segnana con le sue grappe, Bisol1542 con i Prosecco Superiore e Ferrari con l’ampia gamma di bollicine Trentodoc. Tra le chicche disponibili online edizioni limitate, vecchie annate e l’opportunità di personalizzare alcune etichette.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su