02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Corriere Della Sera / Corriereconomia

L’asse Italia-Francia difende il buon cibo ... L’Ue divisa sui prodotti tipici e gli ogm... Il Consiglio dei ministri dell’Agricoltura dell’Unione europea, in programma oggi 19 ottobre a Lussemburgo, si annuncia surriscaldato su pi fronti. Innanzitutto spicca lo scontro politico in corso tra diverse culture alimentari principalmente quella mediterranea e quella nordica con Francia e Italia impegnate a difendere le produzioni tipiche, biologiche e di qualità dall’avanzata dell’agricoltura intensiva e degli organismi genetica- mente modificati (ogm). Una manifestazione di protesta degli allevatori europei minaccia di bloccare l’accesso alla riunione per sollecitare incentivi Ue per compensare il crollo del prezzo del latte, ma promette di rafforzare la convinzione di quanti attribuiscono la crisi -del settore agli eccessi speculativi con superspremitura delle mucche e scadimento del prodotto.
Gli ambientalisti di Greenpeace hanno anticipato il Consiglio, dove verrà valutata l’autorizzazione a tre nuovi mais genericamente modificati, presentando alla Commissione europea di Bruxelles testimonianze di agricoltori sui rischi di contaminazione delle coltivazioni biologiche e una petizione con 180 mila firme per bloccare il riso ogm. I ministri dell’agricoltura italiano e francese, Luca Zaia e Bruno Le Maire, hanno fatto sapere di voler lavorare insieme a un cambiamento sostanziale della politica agricola europea.
Il primo obiettivo è far ottenere agli allevatori a Lussemburgo 300 milioni di euro per affrontare la crisi del latte. Italia e Francia puntano poi a vincere la battaglia sull’origine e sull’etichettatura dei prodotti. I governi di Parigi e di Roma stanno rendendosi conto che il modo di mangiare degli italiani e dei francesi è un patrimonio economico da difendere. In pratica, come la Gran Bretagna continua a tutelare le specificità della City di Londra (nonostante i disastri internazionali provocati dalla finanza speculativa anglosassone), così Italia e Francia intenderebbero impegnarsi a proteggere l’enorme valore di una tradizione alimentare in grado perfino di attirare correnti di turismo da tutto il mondo. Gli alti rischi di contaminazioni con ogm delle coltivazioni biologiche e tradizionali fanno temere che il cosiddetto “cibo Frankenstein” possa nel tempo provocare danni simili a quelli causati dai titoli tossici Usa: in passato ritenuti sicuri dalle varie agenzie specializzate e dalle banche centrali, così come oggi l’Agenzia Ue per la salute alimentare e la Commissione europea garantiscono l’assenza di pericoli negli organismi geneticamente modificati autorizzati.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024