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Corriere Della Sera / Corriereconomia

L’Oltrepo diventa “Docg”. La Lombardia raddoppia ... Bollicine... Con l’ingresso dell’Oltrepo pavese nell’Olimpo delle aree Docg (denominazione di origine controllata e garantita) in Lombardia salgono a 4 le aree i cui vini maturano nel rispetto di uno specifico e riconosciuto disciplinare di produzione. Ma data l’estensione coltivabile a vite e la specializzazione sulle “bollicine”, la regione gravita di fatto su due poli principali: la Franciacorta e l’Oltrepo pavese, appunto. Che con i loro 14 milioni di bottiglie annue rappresentano il 70% della produzione spumantistica nazionale.
La Lombardia si candida dunque a essere una sorta di Champagne d’Italia.
Resta da vedere se tra i due poli produttivi tenderà a instaurarsi un rapporto di collaborazione oppure di concorrenza. “Noi ci auguriamo di sviluppare un legame di collaborazione con la Franciacorta, anche perché la produzione dell’Oltrepo si basa sul pinot nero, mentre i vini di Franciacorta nascono dalla lavorazione dello Chardonnay”, spiega Paolo Massone, presidente del Consorzio Oltrepo, l’organizzazione che si è battuta in questi anni per arrivare al riconoscimento della docg. L’obiettivo dei produttori d’Oltrepo, tuttavia non è soltanto qualitativo. “Speriamo infatti che da questo riconoscimento di qualità possa partire un trend di sviluppo che ci porti nel giro di tre o quattro anni a passare da una produzione di circa 2 milioni di bottiglie ad almeno 5 o 6 milioni”, conclude Massone.
Valutazioni non dissimili vengono formulate dai produttori. “Si potrà parlare di vera crescita soltanto se riusciremo a triplicare la produzione attuale ottenuta con il metodo classico”, sostiene l’enologo e produttore Fabrizio Maria Marzi. Chiave di volta di questa politica di sviluppo diventa allora il marchio “cruasè” degli spumanti dell’Oltrepo.
“Il cruasè deve essere un grande rosée destinato al consumo di tutti i giorni. Qualitativamente valido ma capace di raggiungere un pubblico vasto”, dice Marzi. Un prodotto che non si pone quindi in concorrenza diretta con gli spumanti di Franciacorta e che, dal punto di vista del prezzo, si colloca a un livello leggermente inferiore. “A seconda del livello di maturazione ci saranno quattro fasce di prezzo per i cruasè dell’Oltrepo, con un "entry level" per vini che hanno fra i 18 e i 24 mesi di cantina”.

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