02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Corriere Della Sera / Economia

Metti in bottiglia prezzi giusti e innovazione ... Esportare vino di qualità all’estero è diventata un’operazione complicata per molti viticoltori italiani. Colpa della crisi economica, che si è abbattuta sui consumatori europei e americani, tra i principali estimatori di uno dei simboli del made in Italy. Ma non è l’unica chiave di lettura per comprendere i motivi del forte calo dell’export. Le ragioni vanno cercate anche nel drammatico evento internazionale avvenuto nel settembre 2001. È la tesi di Gerardo Giuratrabocchetti, agronomo, titolare delle “Cantine del notaio” di Rionero in Vulture, che nel 1998, a 40 anni, ha mollato un posto da dirigente per investire energie e capitali nel vigneto dell’omonimo nonno. “La caduta della domanda Usa di vino italiano parte da lontano, con il crollo delle “Torri gemelle” - esordisce l’imprenditore potentino -. Da allora, complici le tensioni internazionali, gli americani hanno un po’ smarrito la voglia di condividere in allegria una buona bottiglia di vino. E comprano solo se fanno grandi affari, frenando l’import se il dollaro soffre. Inoltre, pagano spesso in ritardo”. La crisi economica, poi, ha fatto il resto, mettendo in affanno tanti viticoltori italiani, che negli ultimi anni si sono ritrovati con i serbatoi pieni e le mani vuote. Il loro rimedio? Ridurre i prezzi. “Molte aziende sono state costrette a vendere vino a un valore 10 volte inferiore a 10 anni fa spiega Giuratrabocchetti . E la domanda europea non ha aiutato molto. Ma la crisi può essere anche un’opportunità. Noi abbiamo riorganizzato l’offerta valorizzando al massimo i 30 ettari di vigneto e i 1.500 metri quadrati di grotte sotterranee. Così, dopo un approfondito studio dell’Aglianico del Vulture, sono nati dieci nuovi vini, che prendono il nome dai vari momenti della professione notarile di mio padre Consalvo”. E i risultati non mancano. Le “Cantine del notaio”, infatti, prevedono un incremento di fatturato del 30% rispetto al 2009 e puntano a produrre 270 mila bottiglie all’anno entro il 2013. Per allora l’offerta sarà inferiore alla domanda e i prezzi cominceranno a salire, rispecchiando la qualità del prodotto”.

Cantine del notaio

Sede: Rionero in Vulture (Potenza)

Fatturato: 1 milione e 300 mila euro

Dipendenti: 30

Settore: aziende agricole.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su