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Corriere Della Sera / Magazine

Speziato e vellutato ... E’ il Brunello Vigna del Fiore docg. Frutto di un grande vigneto e di una particolare tecnica di cantina... Dicono che James Suckling, responsabile per l’Europa del più noto magazine di critica enologica, l’americano Wine Spectator, sia sobbalzato sulla sedia annusando le note speziate e di frutta matura della Vigna del Fiore. Che è il nome di un cru particolarissimo della Fattoria dei Barbi e quindi anche del Brunello di Montalcino docg (cioè a denominazione d’origine controllata e garantita). Suckling ne ha apprezzato la ricchezza degli aromi e i tannini già vellutati (la bottiglia è quella della vendemmia 2001) tanto da assegnare un voto altissimo, 96 su 100. Di un buon vino ormai si dice che deve le sue virtù per il 60 per cento almeno al vigneto, ai metodi di coltivazione, al terreno, all’esposizione alla luce e al calore solare. Tutto vero, ma qui ha voluto dir molto anche una tecnica di cantina definita macerazione prefermentativa a freddo, che rispetto a quella tradizionale permette di ottenere il meglio in struttura, colore e rotondità. Vino da meditazione? Ma no, meglio goderne senza ritegno a tavola, con arrosti, cacciagione e formaggi sragionati. Info: Tel.0577841111

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