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Corriere Della Sera

I francesi alla corte del Barolo. Il conte d’Yquem torna nelle Langhe, con la regina dello champagne. Grandi d’Oltralpe omaggiano il vino d’Alba: il successo dei Ceretto ... nobili produttori rendono omaggio ai fratelli Ceretto e ai loro cru. Dalla Champagne, Veuve Cliquot, da Saint Emilion un premier grand cru e il conte di Saluzzo, che torna a casa per ventiquattro ore. Sulle colline delle Langhe, a qualche minuto da Alba, chez Bruno e Marcello Ceretto, lo guardano ammirati ... è il signore d’Yquem, il conte Alexandre de Lur Saluces, origini piemontesi, erede della famiglia cacciata dai Savoia nel sedicesimo secolo. Oggi il produttore del vino dolce più famoso del mondo: 113 ettari di vigna per 110 mila bottiglie, nella regione del Sauternes in Bordeaux. Snob e ironico quanto basta per smentirsi e confessare che "tuttavia, il migliore Sauternes, provvisoriamente, si fa a Chateau di Fargues ...". Poco noto ma sempre di sua proprietà, dove si ritira in meditazione dato che il castello praticamente è in rovina e per il momento non si restaura. Dal ’98, dopo secoli di dominio, la famiglia ha ceduto il controllo a Lvmh di Bernard Arnault, il re del lusso, patito di acquisizioni celebri. Ebbene il simpatico nobiluomo ieri disquisiva, democraticamente e con energia, sul suo Chateau d’Yquem, apprezzato da Napoleone, Thomas Jefferson, Joséphine Baker, soprattutto sulla necessità di degustarlo "non soltanto con il solito foie gras, ma con fagiano, carni bianche, roquefort e gorgonzola, e mai con il cioccolato". Ammirato lui stesso dal mistero che avvolge questo prodigio in bottiglia, in grado di durare anche cent’anni. Il raccolto si fa a mano, acino per acino, quando i grappoli sono attaccati da una muffa nobile, botrytis cinerea . "Una autentica, ma necessaria follia", ammette ridacchiando il conte, che ha anche pubblicato il libro "La morale d’Yquem". Le annate in degustazione, 1985, 1990 e 1995 hanno stupito, ma l’apoteosi si è raggiunta quando è comparsa una versione del 1893 recuperata miracolosamente da Bruno Ceretto. Ecco, quest’uomo che produce a Castiglione Falletto, un raro e fine Barolo, il Bricco Rocche, presentato dal nipote Alessandro, voleva accostarsi discretamente ai grandi di Francia ...

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