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Corriere Della Sera

Vigneti alle stelle, anche un miliardo l’ettaro: le quotazioni più alte in Trentino, nella zona del Brunello e in quella del Barolo ... 600 milioni l’ettaro nelle colline del Trentino (ma in qualche caso si è addirittura sfiorato il miliardo di lire); oltre 350 milioni nella zona del Prosecco, 400 in quella di Montalcino (anche qui con punte che superano il raddoppio). Già, perché un conto sono le cifre più o meno ufficiali - difficili comunque da rilevare - un altro quello che poi si paga realmente se si riesce a trovare (e non è facile) qualche cosa in vendita. Di certo c’è che il costo dei vigneti sta salendo a un ritmo vertiginoso. Come accade, del resto, per il valore di tutti i terreni agricoli che, frutteti in testa, negli ultimi tempi sono saliti tra il 150 e il 300%. Secondo le tipologie e le località. Quella dei vigneti, però, è una situazione particolare, la più clamorosa e, soprattutto, quella in continua evoluzione. Tanto che i rincari segnalati nei sondaggi di istituti, enti e associazioni vengono superati quasi da un giorno all'altro. Solo qualche mese fa, l'Inea, l'Istituto nazionale di economia agraria, rilevava quotazioni di 170 milioni in Franciacorta, 150 nella zona del Collio, 90 nei Colli orientali del Friuli, 60 nell’Avellinese, in Campania. Oggi, le cifre sono sicuramente lievitate, anche se l’incremento esatto è difficile da quantificare. La rincorsa sembra inarrestabile e ha portato i valori fondiari a livelli mai visti. In molte località c’è chi è pronto a giurare di aver saputo che si è arrivati a sborsare cifre a nove zeri per entrare in possesso di un ettaro da sogno. Cifre che non scoraggiano più di tanto chi ha deciso di investire nel settore. Anche perché, negli ultimi tempi, ai vecchi vignaioli si sono aggiunte schiere di «non addetti ai lavori»: imprenditori, banchieri, manager. Come Aldo Maria Brachetti Peretti, presidente dell’Api e dell'Unione petrolifera, che ha speso un capitale nelle Marche per produrre in proprio vini di qualità insieme ai figli Ugo e Ferdinando. Come Ezio Rivella, ex numero uno di Castello Banfi a Montalcino, che ha acquistato 60 ettari proprio sotto un altro castello, quello della Velona, nel territorio del Brunello, in società con Giuseppe Meregalli, uno dei maggiori importatori di vini in Italia. Oppure come Sergio Cragnotti, il quale, anche per consolarsi delle tante amarezze che gli hanno procurato i tifosi della «sua» Lazio, ha comprato una tenuta a Montepulciano. A cercare nell’elenco si ha solo l’imbarazzo della scelta. C’è Renzo Rosso (titolare della Diesel: jeans e abbigliamento)che presto sottoporrà i suoi vini all’esame di Christie’s a New York. C’è Giorgio Schön (figlio cinquantenne di Mila Schön) che si è rimboccato le maniche per far tornare agli antichi splendori la tenuta di Colle Manora, in Piemonte. C’è infine Luciano Benetton che con la Maccarese, acquistata dal’Iri, ha cominciato a produrre bianchi e rossi a indicazione e geografica tipica. Tutti colpiti da attrazione fatale per il vino e per la sua età dell’oro. «Ci sono zone dove oggi è quasi impossibile trovare un ettaro di vigneto - rivela Giuseppe Martelli, direttore generale di Assoenologi. - E chi è fortunato deve prepararsi a pagarlo un prezzo più che salato». Naturalmente, con le dovute differenza tra luogo e luogo. Il mercato, infatti, è molto eterogeneo e se da una parte abbiamo differenze notevoli di prezzo, in altre la forbice è meno ampia. Secondo i dati di Assoenologi, per esempio, nella zona del Barolo il valore di una vigna può andare dai 400 milioni ai 700 milioni, con punte di oltre un miliardo, proprio come in Trentino Alto Adige e nella zona del Brunello. Nell’Oltrepò pavese, invece, i prezzi sono più uniformi e variano dai 50 agli 80 milioni. «Sempreché - insiste Martelli - si riesca a trovare qualcosa in vendita». Almeno nelle zone più blasonate: dalla colline trentine, al Chianti, al Monferrato. A spingere in alto i prezzi sono soprattutto tre fattori: il valore fondiario vero e proprio, l’avviamento commerciale, la possibilità di ampliare o rimodernare gli impianti. «È questo un elemento che in passato ha pesato molto sul valore di mercato», fa notare Confagricoltura. Che rileva anche come la possibilità, seppur limitata, di creare nuovi impianti introdotta di recente dall’Unione europea dovrebbe in qualche modo poter frenare la corsa dei prezzi ...

GRAPPOLI D'ORO

(valore indicativo per ettaro di vigne; fonte: nostre indicazioni)

TRENTINO

600 milioni - vigneto doc Trento

TOSCANA

400 milioni - vigneto docg Brunello di Montalcino

250 milioni - vigneto docg Chianti Classico

300 milioni - vigneto doc a Bolgheri

90 milioni - vigneto doc a Scansano

60 milioni - vigneto doc in Maremma (Monteregio-Montecucco)

UMBRIA

120 milioni - vigneto docg Sagrantino di Montefalco

70 milioni - vigneto docg Torgiano

FRIULI

250 milioni - vigneto doc nel territorio del Collio

PIEMONTE

400 milioni - vigneto docg Barolo e Barbaresco

LOMBARDIA

200 milioni - vigneto docg in Franciacorta

130 milioni - vigneto doc della Valtellina

60 milioni - vigneto nell'Oltrepò Pavese

VENETO

100 milioni - vigneto doc nel Veneto

MARCHE

90 milioni - vigneto doc Rosso Conero

70 milioni - vigneto doc Verdicchio

LAZIO

40 milioni - vigneto doc nei Castelli Romani

ABRUZZO

70 milioni - vigneto doc Montepulciano d'Abruzzo

PUGLIA

30 milioni - vigneto doc in Puglia

SICILIA

90 milioni - vigneto doc in Sicilia

SARDEGNA

50 milioni - vigneto doc in Sardegna

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