Corriere Della Sera

Gli enologi confermano: una vendemmia ottima ... Vendemmia scarsa ma ottima. L’Assoenologi ha confermato ieri a Verona le stime anticipate già all’inizio di settembre: dal raccolto di quest’anno si otterranno 51 milioni di ettolitri, il 5% in meno rispetto a quello del Duemila, una delle annate più avare degli ultimi quarant’anni, insieme a quelle del ’97 e del ’57. In compenso, la qualità sarà più che buona, con diverse punte di ottimo e alcune di eccellente. Da Montalcino, per esempio, il consorzio del Brunello ha lasciato capire che si aspetta grandi soddisfazioni dalle uve di quest’anno, anche se il giudizio ufficiale - con tanto di «rating» espresso in stelle - si conoscerà come di consueto soltanto in febbraio, dopo una serie di degustazioni da parte di una commissione di 18 enologi ed esperti a livello internazionale. Nell’attesa, gli amanti di questo grande vino toscano potranno «consolarsi» con il Brunello del ’97, che gli esperti ritengono una delle vendemmie migliori del secolo, e che sarà degustata in anteprima in un «wine testing» il 5 e 6 novembre a New York. Sempre ieri, intanto, a Verona (dove la Fiera agricola ha presentato due sue prossime iniziative per la promozione del vino italiano in Cina e Giappone) l’istituto per il commercio estero ha annunciato che nei primi sei mesi dell’anno l’esportazione del vino in bottiglia ha superato per la prima volta quella del prodotto sfuso. Complessivamente nel semestre, il valore delle vendite all’estero ha raggiunto 1.927 miliardi di lire (oltre 995 milioni di euro), con un aumento del 17,7% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Il dato, secondo Giuseppe Martelli direttore di Assenologi, conferma che il mercato sta andando sempre più decisamente a due velocità: tira il prodotto con precise caratteristiche, perde terreno quello non bene identificato. Con intuibili ripercussioni sui listini: secondo le stime degli enologi, infatti, i prezzi all'ingrosso dei vini a denominazione d’origine stanno mantenendo mediamente i livelli dello scorso ottobre con tendenza al rialzo; quelli dei vini da tavola manifestano invece un trend opposto, soprattutto nel caso dei bianchi.