02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Corriere Della Sera

Bruxelles tasserà il vino. Il ministro Alemanno: «per le aziende sarebbe un onere insostenibile». La Commissione pensa a un’imposta di 0,14 euro per litro già dal 2003 ... Una tassa sul Barolo? Sul Brunello? Sul Sagrantino? A Bruxelles c’è chi ci prova. Già, perché qualche giorno fa i servizi tecnici della Commissione europea (il documento per ora è solo a «uso interno») hanno chiesto di aumentare l’aliquota minima sul vino a 0,14 euro per litro, cioè 270 vecchie lire. Un ritocco che per alcuni Paesi (Italia in testa) si tradurrà in un nuovo balzello, visto che da dieci anni a questa parte l’aliquota minima nella Ue è uguale a zero. Con qualche eccezione: la Francia che ha introdotto da qualche tempo un’imposta di fabbricazione di 3,4 euro per ettolitro, e il Nord Europa che non fa vino e che da sempre tassa gli alcolici con la mano pesante. Adesso, in nome dell’armonizzazione fiscale, si vorrebbe cominciare a ridurre il divario tra un Paese e l’altro. Con un’operazione, però, che lascia perplessi, molti produttori, soprattutto dove - come in Italia - il vino non è solo arte del bere, ma anche un simbolo e un legame con le tradizioni e la cultura. Scontato dunque il secco «alt» che ieri è arrivato dalle organizzazioni agricole e dalle associazioni dei consumatori. «Proposta assurda», «Ipotesi irragionevole», «Guerra commerciale», «Aumento da bloccare», hanno tuonato a gran voce in un succedersi di dichiarazioni e comunicati stampa. Quella di Bruxelles, comunque, è ancora una proposta tecnica, come ha precisato un portavoce della Commissione europea. Prima di essere approvata dal consiglio dei ministri finanziari ne dovrà superare di esami: da quelli delle commissioni (agricoltura, concorrenza, industria), a quello del Parlamento europeo. Una bocciatura da parte di quest’ultimo potrebbe avere un certo peso, anche se quello chiesto all’assemblea di Strasburgo è soltanto un parere consultivo. A ogni buon conto, ieri gli agricoltori hanno lo stesso preferito mettere le mani avanti nel timore, come è capitato in altre vicende europee, di trovarsi di fronte al fatto compiuto. Dopo tutto, il documento suggerisce che la nuova aliquota entri in vigore già con il prossimo gennaio. Il ministro delle Politiche agricole, Giovanni Alemanno è stato chiaro: l’accisa va contro le esigenze dei produttori e dei consumatori. E ha chiesto al collega delle Finanze Giulio Tremonti, di premere sulla Ue perché resti la possibilità di mantenere l'aliquota zero. «In linea di principio - ha spiegato - i prodotti agricoli non dovrebbero essere colpiti da accise e quella proposta sul vino sarebbe un onere amministrativo insostenibile per le aziende». Qualche cifra? Secondo la Coldiretti l’aggravio per l’intero comparto vinicolo potrebbe essere di 740 milioni di euro. E la Cia parla di un conto di 500 milioni per le famiglie. Purché, alla fine, l’aumento dell’aliquota venga davvero approvato.

La scheda

La normativa: nel 1992 Bruxelles fece un primo passo nell’armonizzazione fiscale fissando tassi minimi di accisa per vini (tasso zero), distillati(550 euro per ettolitro di alcol puro) e prodotti come marsala e vermouth (45 euro per ettolitro di prodotto finito), e lasciando libertà agli Stati membri di calibrare le aliquote in base alle loro esigenze.

Aliquota zero: otto Paesi produttori hanno deciso di lasciare a zero il livello minimo dell’accisa sul vino. Alla stessa aliquota si è adeguata l’Austria al momento del suo ingresso nell’Unione Europea. In Francia l’imposta di fabbricazione è invece di 3,4 euro per ettolitro.

Distillati: insieme all’aumento dell’accisa sul vino Bruxelles propone anche un adeguamento (più 25%) dei tassi minimi per i distillati e i liquori. Anche questi sono diversi in ciascun Paese e l’Italia, dopo una serie di aumenti graduali, oggi si trova sopra i minimi Ue.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su