Corriere Della Sera

Vino, per il made in Italy è boom di utili ed export. Secondo Mediobanca la produzione totale è in calo ma per i big aumentano vendite e qualità ... Cala la produzione italiana di vino, ma per le grandi aziende del settore aumentano qualità, fatturato, redditività ed export. Sono questi i risultati dell' indagine dell' Ufficio studi Mediobanca condotta sulle 38 principali società, che rappresentano circa un quarto del valore totale della produzione in Italia e oltre un terzo dell' export. Nel 2001 le circa 200 mila aziende del «made in Italy» (secondo al mondo dopo la Francia), hanno prodotto 52,2 milioni di ettolitri di vino, il 3% in meno rispetto al 2000. Una flessione legata al ridimensionamento della superficie dei vigneti, scesa a 800 mila ettari nel 2001 dai 900 mila del ' 90. Una quota consistente della produzione, il cui valore per il 2000 è di 7,2 miliardi di euro, viene esportata: 2,4 miliardi di euro, con un saldo attivo pari a 2,2 miliardi di euro. Saldo che nei primi 9 mesi del 2001 è stato di 1,8 miliardi di euro. Per quanto rigurda l' aggregato delle 38 società considerato dall' Ufficio studi Mediobanca nel 2001 le vendite sono invece aumentate del 6,9% a 1,9 miliardi di euro: l' incremento è stato del 4,9% in Italia, e del 9,4% all' estero. Così come continua a salire la redditività delle imprese, con un utile netto più che triplicato e salito a 75,5 milioni di euro nel 2000 dai 22 milioni di euro nel ' 96, mentre il roe (ritorno sul capitale investito) è cresciuto dal 4,2% nel ' 96 al 10,2% nel 2000. Merit o della crescita delle aziende, ma anche del miglioramento della qualità. Negli ultimi 5 anni le aziende aggregate hanno creato 125 nuovi vini, con un balzo del 20% per quanto riguarda le etichette Doc e Docg, mentre il numero dei «grandi vini», con prezzo oltre i 25 euro, è triplicato.