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Corriere Della Sera

Castagneto Carducci: le cantine. Tanti grandi nomi, ma c’è chi delude ... Uno dei più antichi viticoltori della zona è Piermario Meletti Cavallari (tel. 0565/76340), autore del Grattamacco, un vino di grande personalità che esprime il carattere della collina, ha appena ceduto l'azienda allo svizzero Claudio Tipa. Il figlio, Giorgio Meletti Cavallari, comincia ora la sua avventura personale i cui primi frutti si vedranno tra qualche anno. Altro caparbio viticoltore è Michele Satta (tel. 0565/773041), autore del Piastraia e del Diambra, due Bolgheri rossi: complesso e corposo il primo, fresco e piacevole il secondo. L'unico castagnetano doc che ha trovato la via del successo con il vino è Eugenio Campolmi delle Macchiole (tel. 0565/766092) che ha sfondato con il Paleo, bellissimo Bolgheri rosso e con il Messorio, merlot di stile internazionale. Poi c'è tutta la serie dei grandi nomi. Antinori alla tenuta Belvedere (tel. 0565/749735) che non sfigura mai con l'opulento Guado al Tasso. Ludovico Antinori (tel. 0565/71811) che ha appena venduto al californiano Mondavi e a Frescobaldi, che si stacca con l'Ornellaia e l'ambitissimo e assai costoso Masseto (merlot 100%). Tutti attendevano con ansia il debutto a Bolgheri di Angelo Gaja con la nuovissima cantina di Camarcanda (0565/763809). Per ora è uscito con il Promis, un vino di transizione (cabernet e merlot ma con sangiovese di Montalcino) che ha un po' deluso le attese, anche se ha un prezzo molto contenuto per gli standard Gaja.

Da non perdere: il fratello del Sassicaia

Se oggi Bolgheri viene considerata la piccola Bordeaux italiana lo si deve all'intuizione di Mario Incisa della Rocchetta, un piemontese che cinquant'anni fa sperimentò, contro il parere di tutti, il vitigno cabernet piantandolo a Castiglioncello di Bolgheri. Forte dei buoni risultati piantò un altro vigneto al Podere La Sassicaia, che dette poi il nome a quel vino che è diventato uno dei migliori rossi del mondo. Oggi i Marchesi Incisa (Tenuta San Guido, Incisa della Rocchetta, Bolgheri, Tel. 0565/762003) producono circa 200.000 bottiglie che vanno a ruba. La clamorosa novità di quest'anno è la nascita di un secondo vino, il Guidalberto (merlot, cabernet, sangiovese), annata 2000, un vino più giovane e molto piacevole anche se non paragonabile al fratello maggiore. E' possibile visitare la cantina il giovedì, con una piccola degustazione, solo previo appuntamento (tel. 0565/749768), pagando 13 euro.

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