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Corriere Della Sera

Veronelli riscopre il vitigno perduto e L’Espresso incorona il Vin SantoMasnaghetti: «Ora premiamo l’affidabilità delle cantine»: le sorprese e i nuovi criteri di valutazione delle ultime guide enologiche. E oggi si apre il salone di Torino ... La vera sorpresa, secondo Gigi Veronelli, arriverà dal riscatto di un vitigno quasi dimenticato della Lunigiana. Per celebrarlo il giornalista ha scelto la sua guida che sarà presentata domani a Torino, al Salone del vino. «Si tratta del Pollera, a bacca nera, dal quale un vignaiolo di Pontremoli ha ricavato un passito, rigoroso, finalmente fuori dai canoni consueti, e del quale - dice il degustatore - mi sono innamorato e ho attribuito il sole, simbolo dell’eccellenza, per la mia guida». Ecco, di questa stagione le guide enologiche incrociano giudizi e scelte stimolando confronti e sorprese. Una, sempre secondo Veronelli, è quella vinta da Gianni Zonin con il suo Nero d’Avola appena realizzato in Sicilia: «Avevo scommesso con il produttore e oggi gli devo attribuire gli onori non soltanto sulla guida ma anche sollevando il bicchiere perchè quel vino è tra i grandi rossi d’Italia». Se Veronelli non cede alla voglia di trovare in ogni piega di terra, il colpo di teatro, c’è chi, come il tandem Masnaghetti-Vizzari dell’Espresso, alla sua seconda uscita, trova nuovi parametri di confronto. E’ il caso della novità di quest’anno che coinvolge le cantine sul lungo periodo, per affidabilità. «Un tentativo di rendere giustizia - spiega Alessandro Masnaghetti - a chi da anni si distingue per rendimento elevato e regolare». Sette i segnalati con cinque stelle: i piemontesi Domenico Clerico, Angelo Gaja e Roberto Voerzio; i toscani Siro Pacenti, Ornellaia e Fonterutoli e il veneto Romano Dal Forno. Come già accadde l’anno scorso tra i fuoriclasse è toccato al Vin Santo ’92 di Avignonesi raggiungere il maggior punteggio: 19. Ancora un vino da meditazione dunque, come già un anno fa il friulano Lis Neris, ha conquistato i degustatori della guida dell’Espresso. «Vini che si accostano bene ai formaggi - dice Masnaghetti - e che non meritano un ruolo di secondo piano». Espresso saluta, tra i rossi, un grande Sorì Ginestra ’98, barolo di Conterno Fantino e il toscano Corzano di San Casciano Val di Pesa. Tra le altre guide la Duemilavini dei sommelier di Franco Ricci attribuisce 5 grappoli, massimo riconoscimento, a 357 bottiglie, Luca Maroni, creatore della classificazione dei «vini-frutto» con il suo Annuario dei migliori, catturerà attenzione al Lingotto di Torino così come il winewriter Hugh Johnson presenterà la sua cult guide, 5 milioni di copie vendute nel mondo. Proprio incrociando le guide più importanti, compresa Gambero Rosso, il mensile Gentleman , ha preparato l’elenco dei 100 migliori vini italiani. Masseto e Ornellaia ’99 sono al top per la gioia dell’enologo Thomas Duroux. Tra i primi dieci, Lupicaia 2000 di Castello del Terriccio e i Sodi di San Niccolò.

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