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Corriere Della Sera

Grandi chef all’opera: la nouvelle cuisine di Paul Bocuse sul palco a Canelli ... Un talento della cucina mondiale per una ouverture da restare senza parole. Sarà infatti Paul Bocuse, mito della nouvelle cuisine , «il più straordinario cuoco del ventesimo secolo», secondo molti critici, definito dal presidente Jacques Chirac «monumento del nostro patrimonio nazionale», che cucinerà all’Enoteca Contratto di Canelli, tra poco più di un mese, l’11 gennaio. E’ il piccolo capolavoro riuscito per la terza edizione delle grandi tavole del mondo, a Carlo Bocchino, amministratore delegato di Contratto, marchio legato al mondo delle bollicine, e rilevato, con la sorella Antonella, qualche anno fa. Una storia fatta di grandi vini ma anche di golosità. I due eredi della dinastia di distillatori di grappa hanno preso a cuore il rilancio di questa che non a torto è considerata tra le più eleganti cantine d’Italia. L’idea di portare sulle colline del Monferrato, a Canelli, i grandi chef della terra è venuta a Carlo Bocchino che oggi fa i conti delle prime due stagioni condotte a mille. «E’ un lavoro di pazienza e di chilometri - ammette il manager -. Convincere queste autentiche star della cucina a raggiungere il Piemonte non è mai facile». Piatti unici e irripetibili. Gourmet e buongustai avranno per la terza edizione l’imbarazzo della scelta. Dopo Bocuse cucineranno Jacques Lameloise, Sirio Maccioni del Le Cirque di New York, Roger Vergè, Jean-Claude Bourgueil, Annie Feolde e Giorgio Pinchiorri, Suzanne Chapel e Philippe Jousse del ristorante Alain Chapel di Mionnay, Marc Veyrat, audace chef francese che ha saputo coniugare sapori della terra e poesia, e lo spagnolo Martin Berasategui. Guardando al recente passato la passerella Contratto vanta autorevoli credenziali: Alain Senderens, Gualtiero Marchesi, Alain Ducasse, Santi Santamaria, Nobu. L’ultimo menù della seconda edizione è toccato a Michel Troisgros, figlio di Pierre divenuto, tra i fornelli, indimenticabile. Come il Brut Rosè Riserva ’97 servito a tavola e magicamente realizzato dall’enologo di casa, Pino Scaglione.

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