02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Corriere Della Sera

Vino, il club delle undici dinastie: da Antinori a de Rothschild, si riuniscono le famiglie storiche di produttori ... Si chiama Primum Familiae Vini ed è un club del vino esclusivo che raccoglie undici storiche aziende vinicole a gestione familiare di tutto il mondo (10 europee, una americana). Il loro credo si compone di tre parole: tradizione, territorio e famiglia. Per loro produrre il vino non è un lavoro come un altro, ma piuttosto l’esercizio di una passione che ha molte affinità con l’arte. Il sodalizio festeggia ora il decennale di fondazione con un road show in alcune città europee, ospiti dei grandi nomi della ristorazione, e ieri ha fatto la sua tappa italiana all’Antica Osteria del Ponte di Cassinetta di Lugagnano, alle porte di Milano, dove si è tenuta una degustazione di 22 vini (due annate per azienda). Famiglie che producono vini eccellenti, ma cosa li rende differenti dagli altri? Lo spiega Philippine de Rothschild, proprietaria del Château Mouton Rothschild, famoso per abbinare a ogni annata un’etichetta d’arte (Miró, Picasso, Keith Hering). «Un grande vino si distingue per la classe e per un carattere inconfondibile»,dice. A fare gli onori di casa era Piero Antinori, 25° discendente di una nobile famiglia fiorentina che produce vino dal XIV secolo ed è famoso in tutto il mondo per vini quali il Tignanello e il Sassicaia. Rappresentante dell’unica azienda italiana associata, Antinori ha portato in degustazione il Guado al Tasso, un opulento rosso a base di cabernet e merlot che si produce nell’omonima tenuta di Bolgheri. Ha spiegato le finalità di Primum Familiae Vini : «Siamo un gruppo di famiglie che condividono gli stessi valori, in particolare la tenacia per fare vini sempre migliori. Crediamo nel profitto non fine a se stesso, ma come strumento per far crescere le nostre realtà di fronte a una concorrenza sempre più serrata e per dare continuità alle nuove generazioni». Aggiunge Laurent Drouhin, erede di uno dei più celebri produttori della Bourgogne, attivo a Beaune dal 1880 e proprietario di grandissimi cru: Clos de Mouches, Clos Vougeot, Musigny e molti altri ancora. «La differenza sostanziale tra i nostri vini e gli altri è lo stile, un modo di fare il vino che deve essere sempre riconoscibile, oltre il vitigno e la stessa origine del vino». Poi gli altri membri hanno «parlato» attraverso i loro vini. Hubert de Billy di Pol Roger (Francia), prestigiosa Maison nota per aver dedicato una cuvée a Winston Churchill; Michel Jaboulet (Francia) leader dei vini del Rodano dal 1834; Peter Ventura di Robert Mondavi (Usa), azienda della Napa Valley fondata da un italiano; Pablo Alvarez (Spagna) di Vega Sicilia, azienda della Ribera del Duero che da 150 anni produce il vino prediletto dei re di Spagna; Miguel Torres (Spagna), proprietario della più nota e prestigiosa azienda vinicola catalana; Etienne Hugel (Francia), con 360 anni di storia alle spalle; Egon Muller (Germania), la cui famiglia produce grandi vini bianchi del Reno dall’anno della rivoluzione francese; Rupert Symington, la cui famiglia è ora proprietaria di un importante network di aziende vitivinicole di Porto e Madera.

Il club del vino

Il Primum Familiae Vini è un club del vino esclusivo che raccoglie undici storiche aziende vinicole a gestione familiare di tutto il mondo (10 europee, una americana).

Le finalità

Il loro credo si compone di tre parole: tradizione, territorio, famiglia. Per il club «il profitto non è fine a se stesso» ma è uno strumento per far crescere le loro realtà.

Il Decennale

Il sodalizio festeggia il decennale di fondazione con un road show in alcune città europee che ieri ha fatto la sua tappa italiana all’Antica Osteria del Ponte alle porte di Milano.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su