02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Corriere Della Sera

Arriva il «doggy bag» anche per il vino ... La Francia imita l’odiata America nel terreno più improbabile di tutti: la tavola. Per arginare il crollo del 15% in un anno nei consumi di vino (dovuto alle nuove leggi contro la guida in stato di ebbrezza) bar e ristoranti francesi hanno deciso di adottare un’usanza squisitamente yankee. Il «doggy bag», che incoraggia il cliente a portarsi a casa i resti del pranzo - in questo caso la bottiglia - per darli «al cane» (un’invenzione per salvare l’etichetta).
Il nuovo trend - che il "New York Times" racconta con sarcasmo - parte da un’iniziativa del Consorzio Vini di Bordeaux ed è già stato adottato da 500 ristoranti, che si servono di volantini promozionali per incoraggiare i clienti a «prolungare il piacere a casa». Alcuni, come il famoso Chez Paul, vicino alla Bastiglia, hanno incorporato il messaggio nel menu, in modo «elegante e discreto».
«Quando i clienti esitano a ordinare un buon vino o a scegliere una seconda bottiglia, noi diciamo che c’è l’opzione di portarla a casa», spiega Daniel Karrenbauer, proprietario di Chez Paul. Con scarso successo, almeno per ora. «Nessuno pensa che i doggy bag per vini ridurranno gli incidenti», scrive il "New York Times", secondo cui «le lobby anti-alcol americane ritengono che l’iniziativa possa incoraggiare la gente a bere mentre guida, nonostante sia proibito».
Per il proprietario di Chez Paul, dei clienti che chiedono il «doggy bag», due su tre sono turisti che vogliono finire la bottiglia in albergo, non necessariamente guidatori. Ma l’idea di portare a casa gli avanzi non è popolare nel Paese dove l’etichetta enogastronomia è sacra. Un sondaggio di Chez Paul rivela lo scarso entusiasmo per il sac de chien . «Perché dovrei portare a casa quel sacchetto? Non ho cani», spiega Yvan Assioma, rappresentante del sindacato poliziotti. «Non siamo campeggiatori», gli fa eco un commensale, Laurence Martin, anche lui poliziotto.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su