Corriere Della Sera

Quei marchi contestati ... Antonio Terzi, che ha creato un vino insieme a Bob Dylan, si schiera contro doc e docg. Sono ore in cui a Verona si festeggia la vita. Sia per il Vinitaly, così esteso e impositivo col progetto «veronelliano»: l'Origine; sia per il più raccolto, ma anche impositivo, Terra e Libertà/Critical Wine (Centro Sociale La Chimica, Lungadige Attiraglio), con i vini autoctoni. Una rivoluzione non fa mai appello al potere, si fonda al contrario sulle trasformazioni delle modalità di esistere, degli stili di vita, delle forme dell'agire. Cambia lo sguardo sul mondo, influisce sui comportamenti minuti, quotidiani, fonda nuove maniere di relazione tra gli uomini, le donne, e ogni forma di vita del pianeta. Ho bevuto bicchieri veronesi, millanta per millanta (quasi), pressoché tutti capaci, appunto, di festeggiarla, la vita. Domattina assaggerò un vino per la preziosa suggestione di Aldo Grasso - prima pagina del nostro Corrierone, lunedì 29 marzo - «Rosso italiano, ecco il vino prodotto da Bob Dylan; la rock star si allea con il marchigiano Antonio Terni, nasce l'etichetta "Planet Waves"… La notizia è bella: Bob Dylan ha deciso di occuparsi di vini italiani. Ma la storia di questa notizia è ancora più bella, è tre volte più bella. Una delle più grandi rock star del mondo firma un'etichetta italiana. Un lungo sogno, uno di quei sogni che solo i fan sanno sognare, si è realizzato. In Italia, è noto, ci sono due fan eccellenti di Bob Dylan: Carlo Feltrinelli e Antonio Terni…».
Un altro mio Sole? Antonio Terni, proprietario della Fattoria Le Terrazze, in Numana, l'ha avuto - l'anno scorso - per il Chaos Rosso 2000, a base di montepulciano, merlot e syrah . Chaos, spazio vuoto, indefinito, prima della formazione dell'universo secondo Democrito. Si legge in un suo esegeta: «essere stata una materia mista di tutte le cose, la quale egli appellava caos, e in questa materia diceva essere i semi di tutte le cose». I semi, pensa tè. Il caos/caso.
Assaggerò il Planet Waves, vino di Bob Dylan e Antonio Terni, con gioia esasperata dal ricorso che Antonio - uomo libero e saggio - ha presentato al Tar delle Marche contro il fascistico Erga Omnes, concesso ai Consorzi dioccì/diocciggì, nell'interesse delle industrie vinicole, a danno dei vignaioli.