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Corriere Della Sera

Antinori: sono stati puniti gli imprenditori d’assalto... «Ormai è evidente, non c’è spazio per tutti». Antinori è una delle più gloriose e antiche aziende del vino italiano: in attività dal 1385, è giunta alla 26esima generazione. E Piero Antinori è uno dei più famosi personaggi del vino a livello mondiale. Per lui l’attuale stato di crisi del vino non è una novità: «Il mercato del vino - spiega - è sempre stato caratterizzato da cicli, positivi e negativi, che non si possono evitare ma che bisogna sapere affrontare. Un’azienda come la nostra è solida e strutturata per affrontare anche questi momenti. Il problema, semmai, riguarda gli ultimi arrivati sulla scena del vino. Speravano di trovare subito il successo con vini a prezzi esagerati, non erano preparati psicologicamente a questo e molti di loro verranno travolti». Già, i prezzi. «La nostra casa - dice Antinori - si è sempre contraddistinta per una politica di prezzi senza eccessi. Anche il Tignanello, pur essendo tra i più conosciuti vini al mondo, ha un prezzo competitivo per la sua categoria, tant’è che lo si vende ieri come oggi senza problemi». A parte quelli dettati dalla concorrenza internazionale. «Sì, è molto agguerrita. E ormai è evidente che non c’è spazio per tutti. Concordo con le previsioni per le quali la superficie del vigneto europeo calerà notevolmente nei prossimi anni. Ma per quanto riguarda il mercato credo che occorrano solide politiche di marketing: non ci si deve limitare al concetto di buono. Un vino che è sul mercato deve essere buono. Per consolidare le nostre posizioni dobbiamo però fare dei vini classici che siano espressione dello stile italiano e riconoscibili come tali dai consumatori».

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