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Corriere Della Sera

Grillo, dal «patto» alle cantine dello Sciacchetrà ... Sciacchetrà. È il nome di uno squisito vino liquoroso dall’aroma un po’ salmastro che si ottiene dai vitigni arrampicati sulle terrazze delle Cinque terre, paradiso naturale nella provincia di La Spezia. Ma la sua fama più recente è legata a un pranzo che si tenne a palazzo Grazioli, residenza romana di Silvio Berlusconi, il 3 agosto 2004. Da un mese Giulio Tremonti era stato dimissionato e quel giorno, a tavola, l’ex premier siglò la pace con l’allora governatore di Bankitalia Antonio Fazio, presente il successore di Tremonti, Domenico Siniscalco. Artefice dell’armistizio, il senatore di Forza Italia Luigi Grillo, uno dei più fedeli fazisti, nativo di Carrara ma spezzino d’adozione, che per suggellare l’accordo si presentò da Berlusconi con una bottiglia di vino delle Cinque terre. E quello fu subito battezzato il patto dello Sciacchetrà. Uno dei produttori di quel nettare oggi tra i più rinomati per le tecniche biologiche, l’azienda agricola Buranco di Monterosso al mare (una delle Cinque terre), sta ora per passare di mano. L’attuale titolare Kurt Wachter, originario del Liechtenstein, che ha creato l’azienda dal nulla, spiega che la transazione verrà resa ufficialmente nota nei prossimi giorni «di comune accordo con l’acquirente» quando anche gli ultimi dettagli saranno definiti. E chi è il misterioso compratore? L’azienda agricola Buranco interessava a un produttore piemontese, ma alla fine avrebbe prevalso proprio il senatore Grillo, che fra l’altro ha pure casa a Monterosso. Il prezzo sarebbe superiore al milione di euro. In base agli accordi, il nuovo proprietario dovrebbe rilevare materialmente l’azienda Buranco il 31 dicembre. In teoria l’ente Parco nazionale delle Cinque terre potrebbe ancora invocare il diritto di prelazione. Che però sicuramente non eserciterà. Il presidente Franco Bonanini, ex sindaco di Rio Maggiore, allarga le braccia: «Purtroppo non abbiamo i soldi. Anche se credo che in prospettiva tutto il terreno delle Cinque terre dovrà essere proprietà del Parco».
Autore: Sergio Rizzo

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