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Corriere Della Sera

L’Amarone amato da Hemingway ora conquista i manager americani ... L’Amarone di Giancarlo Aneri è stato scelto dal colosso americano Johnson Controls come omaggio ai top manager per ricordare i 121 anni della società e i 30 miliardi di fatturato. “Sono felice per questo riconoscimento, tanto più che arriva dall’estero, da persone che non conosco”.
Sì perché, racconta orgoglioso, “hanno assaggiato per caso il mio Amarone al Four Season di New York, mi hanno contattato, sono venuti a Verona e pasteggiando con il bollito, il numero uno della Johnson Controls, John Bart, ne ha ordinate 660 bottiglie”. Il vino che faceva impazzire Hemingway (a Venezia mentre scriveva Di là dal fiume e tra gli alberi se ne faceva portare in camera sei bottiglie a notte) continua dunque a conquistare nuovi estimatori, anche Oltreoceano. La fornitura di Amarone del 2001 ha preso il volo pochi giorni fa.
È quasi un settimo dell’intera produzione di quell’annata. Lo si può trovare nei locali top di New York a 300 dollari e in quelli italiani a 150 euro. La sua peculiarità? “E buono per 30 anni, ma l’optimum lo raggiunge dopo 10”, spiega Aneri. Lo sanno bene i 25 capi di Stato Ue che nel 2000 lo ricevettero in omaggio a Roma alla firma della Costituzione europea. Ma anche la famiglia imperiale giapponese, Putin e il presidente Bush (“ma ora per lui non è tempo di brindisi”, scherza Aneri).
(arretrato del Corriere della Sera del 9 novembre 2006) 

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