Corriere Della Sera

“Un Brunello di Montalcino è il miglior vino del mondo” ... Campioni del mondo. Questa volta però per un vino. Il Brunello di Montalcino Tenuta Nuova annata 2001 dell’Azienda Casanova di Neri ha conquistato il primo posto nella “top hundred”, l’annuale prestigiosissima classifica di Wine Spectator, la rivista americana del vino, la più diffusa al mondo. Un vino che viene definito “dal colore intenso, con profumo di mora e di cioccolato e una nota di tostato, ha un gran corpo, ma è ultra vellutato e con fila di Quilceda Creek Cabernet Sauvignon del 2003 statunitense dello stato di Washington, il bordolese Chateau Leoville Barton Saint Julien del 2003, il cileno Don Mechor 2003 di Concha y Toro e la Cuvée Réservée lo Chateauneuf-du-Pape 2003 Domaine du Pegau del Rodano.
Per l’Italia un’altra soddisfazione con il 9° posto conquistato da Il Blu, prodotto dall’azienda Branchia di Castellina in Chianti. Singolare coincidenza, entrambi i vini nei primi 10 della classifica, sono toscani e vinificati dall’enologo Carlo Ferrini. La “coppa del mondo” era già stata vinta da altri due vini italiani nel 2000 (Solaia 1997 di Antinori) e nel 2001 (l’Ornellaia 1998 dell’Ornellaia). Il riconoscimento premia la dedizione di Giacomo Neri, che ha ereditato l’azienda fondata dal padre Giovanni nel 1971. L’azienda oggi dispone di una quarantina di ettari.
Il Tenuta Nuova nasceva da uve Brunello (sangiovese) vendemmiate nel 2001 (annata alla quale il Consorzio del Brunello attribuisce 4 stelle su 5), il vino si è affinato in barrique per 30 mesi e ha una alcolicità di 14,5 gradi. E’stato messo in commercio lo scorso gennaio, con una tiratura di poco più di 50mila bottiglie (50 euro), ma dopo questo exploit può considerarsi esaurito e destinato al mercato dei collezionisti.